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Roma. La Dssa Ottavia Inglese relatrice per una importante scoperta in ambito di allergie da polline di Olivi..

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Al Marriot Hotel di Roma, l’importante convegno nazionale della Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica (SIAAIC) per discutere delle novità scientifiche in tema a cui si integra una ricerca scientifica condotta da un team di giovani dottori tra cui la nostra concittadina albanellese dssa Ottavia Inglese (foto sopra).

Abbiamo raggiunto telefonicamente la dottoressa Ottavia Inglese a cui abbiamo posto delle domande.

Dottoressa complimenti per i successi ottenuti e per la sua tenacia e caparbietà, di cosa tratta il progetto di studio che ha ha presentato a questo congresso cosi prestigioso?

Salve e grazie per i complimenti. Praticamente da Aprile ho iniziato ad occuparmi del campo Aereobiologico per quanto riguarda una vera e propria conta pollinica, ovvero un’analisi che viene svolta giornalmente, mediante un campionatore posto sul terrazzo del presidio ospedaliero di Battipaglia che ha un raggio d’azione di 10km, ottenendo risultati che vengono conferiti alla Rete italiana di monitoraggio Aereobiologico (RIMA) che è una rete a cui afferiscono tutte le persone preposte a questo ruolo. È doveroso dire che questo progetto ha vita grazie al Professor Patella Vincenzo, la dottoressa Giuliano Ada, e la collaborazione del reparto di Allergologia del Presidio Ospedaliero di Battipaglia ed i medici annessi.

Perchè questo studio è importante per il settore scientifico e anche per chi soffre di allergie?

Tutto ciò è importante non solo per le concentrazioni polliniche presenti nell’aria, ma anche e, soprattutto, perché esse sono direttamente correlate alle allergie.

Molto interessante,  ma cosa ha evidenziato il suo studio?

Interessante è che, attraverso lo studio condotto, ho scoperto e dimostrato che la stagione pollinica dell’Olivo quest’anno, viste le elevate temperature, ha concentrazioni molto più alte ed ha anticipato di giusto un mese rispetto gli ultimi dieci anni: tant’è vero che i pollini di Olivo sono comparsi già a metà aprile ed il picco di concentrazione è stato raggiunto ad inizio maggio per poi azzerarsi a fine maggio, mentre negli anni scorsi la fioritura interessava solo i mese di maggio e giugno.  Quindi è stato interessante perché ho potuto presentare tale lavoro al congresso nazionale della Siaaic che si è svolto a Roma questo fine settimana e stamattina ho presentato il lavoro, portando, quindi, qualcosa di nostro grande interesse: vista l’ampia coltivazione di Olivo nel salernitano e nelle nostre zone è uno studio che ci tocca da vicino.

Quindi essendo il territorio della provincia di Salerno (sud) molto propenso alla coltura dell’ulivo, ha un rapporto con le allergie  in generale da polline?

Pur essendo uno studio preliminare, è di grande interesse perché, come dicevo prima, viste le grandi quantità, è una delle allergie più importanti delle nostre zone, comportando asma e respiro sibilante. Da quest’aumento delle concentrazioni ci si aspetterebbe una maggiore sensibilità per gli allergeni molecolari correlati all’Olivo ma questo verrà poi dimostrato con analisi future: per ora possiamo solo dire che, su un campione considerato di pazienti sintomatici, rispetto all’anno scorso, la positività agli allergeni molecolari in questione, sembra essere aumentata del doppio.

Quindi l’importanza dell’albero d’Ulivo per il suo frutto è costernato anche da un polline  fautore di allergie?

Ovviamente trattandosi di un congresso nazionale di questa società che è proprio la Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica (SIAAIC) ha suscitato interesse perché non tutti hanno coltivazioni di Olivo nelle proprie zone o regioni e, quindi, non sono consapevoli dell’importanza che ricopre per noi seppur comportando, allo stesso tempo, un gran numero di persone allergiche al polline di Olivo. L’importanza di tale ricerca, mette in evidenza per la nostra terra ricca di olivi, un aspetto importante per il un gran numero di allergie al polline di Olivo.

Cosa si sente di dire ai suoi concittadini ed a tutti coloro che soffrono di allergie a valle di questo congresso?

Sempre più frequenti sono le persone interessate da allergia ai pollini di Graminacee, piante arboree e piante erbacee ma rincuorante è stato constatare, anche durante tale congresso, che la ricerca scientifica è in continuo progresso per poter migliorare sempre più le condizioni di salute di tali pazienti ed anche dei miei concittadini affetti da tale patologia.

Grazie alla nostra concittadina Dssa Ottavia Inglese per la sua preparazione scientifica e la gentilissima disponibilità e sopratutto per l’importante scoperta e studi che sta conducendo; siamo certi che il suo impegno sarà utile per la ricerca e per la realizzazione di farmaci che potranno aiutare lo stato di salute di tante persone.
Complimenti Ottavia!

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