Titolo appropriato per descrivere la direttrice artistica di questo ultimo lavoro musicale: “Freedom”, la libertà di comporre al di là di ogni rigorosità stilistica e di ogni limite imposto dal “genere musicale”.
Il disco, ascoltato per voi, è infatti un mix gradevolissimo di suoni e ritmi di puro Rhythm & Blues e Soul di stampo “classico”, contaminati, ed è questa l’innovazione, con sound hip hop (come “Put it in a love song” cantata con Beyoncé), jazzo addirittura con cadenze reggae (come il bellissimo brano “Love is my disease ” [da ora in poi clicca sui link sottolineati per ascoltare le canzoni o guardare i video]). È il frutto della maturità e sensibilità come autrice di Alicia Keys che si abbandona a sonorità stilistiche probabilmente innate (il reggae, come “mezzosangue” giamaicana) o frutto dell’impostazione dei suoi studi (il jazz e il Rhythm & Blues degli studi di pianoforte), aprendo altresì all’uso deciso di strumenti elettronici (piano Fender e tastiere in genere, synt) in molti pezzi, che diventano così più “commerciali”.
Il segno di queste contaminazioni desiderate è anche fornito dalla circostanza che, mai come in passato, in questo album Alicia Keys (che ha scritto tutti i pezzi) si è avvalsa della preziosa collaborazione di poliedrici autori del panorama musicale moderno, gente del calibro di Jeff Robinson (cantante ed autore jazz e soul), Jeff Bhasker (autore funk), Kasseem Dean (è il mitico Swizz Beatz, produttore di successo, autore hip hop e collaboratore di tantissimi artisti come Jay Z, LL Cool J, Mariah Carey e Limp Bizkit), Linda Perry (autrice pop, ex leader dei 4 Non Blondes, collaboratrice di artisti come Pink e Gwen Stefani, autrice di autentici capolavori come “Beautiful” di Cristina Aguilera), nonché del fidato Kerry Brothers (produttore di tutti gli album della Keys). Uno stuolo di autorevoli autori e produttori per dare alla luce l’album più completo di Alicia!
Si tratta di 15 brani che propongono un melodico tuffo nelle atmosfere sognanti del Rhythm & Blues, ammodernato secondo il riconoscibile “stile Alicia” (ascoltate per esempio “Try Sleeping With a Broken Heart”, oppure la hit “Doesn’t Mean Anything”). Brani che viaggiano attraverso le sonorità deliziose e rilassanti di un soul di sapore classico (come le stupende ballate al piano “That’s How Strong My Love Is”, “Pray for Forgiveness” e la melodica “Distance and Time”) o di un sound più moderno (come la “pop” “Through It All”: scritta dalla Keyse da Linda Perry, bellissima!). Canzoni con musicalità articolate, dove su una base R&BAlicia innesta un ritmo soul lento e trascinante (“Un-thinkable”, un capolavoro, forse il miglior pezzo dell’album, oppure l’accattivante “Love is blind”).
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Tutte melodie orecchiabilissime già al primo ascolto (ed è una rarità!), innovative in un panorama musicale in cui il genere R&B risente troppo delle influenze hip-hop degli attuali protagonisti del panorama musicale (Ne-Yo, Black Eyed Peas, Jay-Z, Rihanna, Beyoncé). Una citazione a parte meritano la versione non “rappata” della hit “Empire State of Mind, Pt. 2 ” (in originale cantata con Jay-Z e prima nelle chart di mezzo mondo), qui eseguita con il solo aiuto del fidato piano e qualche “tocco di batteria” (un’opera d’arte); e la meravigliosa ballata “How It Feels to Fly ” con tanto di coro di sapore “gospel”, degno del vecchio “soul” anni ’60 e della migliore Aretha Franklin: due pezzi, questi ultimi, che da soli valgono il prezzo dell’intero album!
Titolo appropriato per descrivere la direttrice artistica di questo ultimo lavoro musicale: “Freedom”, la libertà di comporre al di là di ogni rigorosità stilistica e di ogni limite imposto dal “genere musicale”.
Il disco, ascoltato per voi, è infatti un mix gradevolissimo di suoni e ritmi di puro Rhythm & Blues e Soul di stampo “classico”, contaminati, ed è questa l’innovazione, con sound hip hop (come “Put it in a love song” cantata con Beyoncé), jazz o addirittura con cadenze reggae (come il bellissimo brano “Love is my disease”). È il frutto della maturità e sensibilità come autrice di Alicia Keys che si abbandona a sonorità stilistiche probabilmente innate (il reggae, come “mezzosangue” giamaicana) o frutto dell’impostazione dei suoi studi (il jazz e il Rhythm&Blues degli studi di pianoforte), aprendo altresì all’uso deciso di strumenti elettronici (piano Fender e tastiere in genere, synt) in molti pezzi, che diventano così più “commerciali”. Il segno di queste contaminazioni desiderate è anche fornito dalla circostanza che, mai come in passato, in questo album Alicia Keys (che ha scritto tutti i pezzi) si è avvalsa della preziosa collaborazione di poliedrici autori del panorama musicale moderno, gente del calibro di Jeff Robinson (cantante ed autore jazz e soul), Jeff Bhasker (autore funk), Kasseem Dean (autore hip hop e collaboratore di tantissimi artisti come Jay Z, LL Cool J, Mariah Carey e Limp Bizkit), Linda Perry (autrice pop, ex leader dei 4 Non Blondes, collaboratrice di artisti come Pink e Gwen Stefani, autrice di autentici capolavori come “Beautiful” di Cristina Aguilera), nonché del fidato Kerry Brothers (produttore di tutti gli album della Keys). Uno stuolo di autorevoli autori e produttori per dare alla luce l’album più completo di Alicia!
Si tratta di quindici brani (se si esclude l’intro “chiacchierata”) che propongono un melodico tuffo nelle atmosfere sognanti del puro Rhythm & Blues, ammodernato secondo il riconoscibilissimo “stile Alicia” (ascoltate per esempio “Try Sleeping With a Broken Heart”, oppure la hit “Doesn’t Mean Anything”). Brani che viaggiano attraverso le sonorità deliziose e rilassanti di un soul di sapore classico (come le stupende ballate al piano “That’s How Strong My Love Is”, “Pray for Forgiveness” e la melodica “Distance and Time”) o di un sound più moderno (come la “pop” “Through It All”: scritta dalla Keys e da Linda Perry, bellissima!). Canzoni con musicalità articolate, dove su una base R&BAlicia innesta un ritmo soul lento e trascinante (“Un-thinkable”, un capolavoro, forse il miglior pezzo dell’album, oppure l’accattivante “Love is blind”).
Tutte melodie orecchiabilissime già al primo ascolto (ed è una rarità!), innovative in un panorama musicale in cui il genere R&B risente troppo delle influenze hip-hop degli attuali protagonisti del panorama musicale (Ne-Yo, Black Eyed Peas, Jay-Z, Rihanna, Beyoncé). Una citazione a parte meritano la versione non “rappata” della hit “Empire State of Mind, Pt. 2 ” (in originale cantata con Jay-Z e prima nelle chart di mezzo mondo), qui eseguita con il solo aiuto del fidato piano e qualche “tocco di batteria” (un’opera d’arte); e la meravigliosa ballata “How It Feels to Fly ” con tanto di coro di sapore “gospel”, degno del vecchio “soul” anni ’60 e della migliore Aretha Franklin: due pezzi, questi ultimi, che da soli valgono il prezzo dell’intero album!
The Element of Freedom: sound inconfondibile, ormai un brand di fabbrica che contraddistingue Alicia Augello Cook “Keys”, il “sound stile Alicia”.