Home Ambiente Capaccio Paestum. Vigile urbano Bernardi sospeso dal servizio dopo indagine DIA

Capaccio Paestum. Vigile urbano Bernardi sospeso dal servizio dopo indagine DIA

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Antonio Bernardi, 29enne agente della polizia municipale di Capaccio Paestum, è stato sospeso cautelarmente dal servizio. La decisione è stata presa in seguito all’arresto avvenuto il 27 marzo, nell’ambito di un’operazione della DIA di Salerno. L’inchiesta verte su presunti scambi elettorali politico-mafiosi durante le Amministrative del 2019 e su una pianificazione di attentato dinamitardo ai danni dell’ex sindaco Franco Alfieri, risultato poi non attuabile per questioni economiche.

Il Comune di Capaccio Paestum, a firma del COmmissario Prefettizio, ha adottato un provvedimento di sospensione dal servizio nei confronti di Bernardi, con privazione della retribuzione, conformemente alle normative vigenti in materia di lavoro. Tale misura è stata presa a seguito dei gravi illeciti di rilevanza penale contestati dalla DDA di Salerno. Inoltre, è stato avviato un procedimento disciplinare, attualmente “congelato” in attesa degli esiti del procedimento penale, con il rischio di licenziamento per giusta causa.

Secondo gli inquirenti, Bernardi, in qualità di emissario insieme a Michele Pecora, custode del cimitero, avrebbe trasmesso messaggi minatori al sindaco e all’allora assessore Maria Rosaria Picariello, per conto del pregiudicato Roberto Squecco, anch’egli detenuto presso la casa circondariale di Fuorni, a Salerno.

Durante l’interrogatorio di garanzia, Bernardi ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, il che solleva interrogativi sull’effettiva portata delle accuse e sul ruolo che ha svolto nel contesto della comunicazione tra il pregiudicato e le autorità locali.

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