Il nuovo arresto dell’ex sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia Franco Alfieri finisce all’attenzione del Governo nazionale. “Oggi stesso presenterò un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro Piantedosi la massima attenzione sulla vicenda” annuncia, infatti, il senatore di Fratelli d’Italia e segretario della Commissione d’Inchiesta Antimafia Antonio
Iannone, che spiega: “E’ necessario accertarsi che relazioni con mafiosi non abbiano influito anche sulla vita amministrativa di altri Enti Locali dove Alfieri è transitato, a partire dalla Provincia di Salerno, il Comune di Agropoli e l’Unione dei Comuni. Le prossime elezioni alla Provincia di Salerno e al Comune di Capaccio-Paestum impongono la massima vigilanza e bisogna essere assolutamente certi che gli esiti non vengano inquinati, anche da atti che siano piu’ della gia’ vergognosa clientela politica che contraddistingue le pratiche amministrative del PD deluchiano”.
Le altre reazioni
Per il vicepresidente del gruppo Noi Moderati alla Camera e componente della Commissione Antimafia Pino Bicchielli: ”
“occorre valutare se ci sono realmente le condizioni per rinviare il voto al Comune di Capaccio Paestum, alla luce di quanto emerso dalla nuova indagine della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno. Chiederò al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di verificare se esistono le condizioni per rimandare le elezioni alla prossima tornata, nel 2026, anche per dare un segnale concreto alla cittadinanza e per ripristinare la legalità sul territorio. Ciò che emerge dall’inchiesta, mette nero su bianco la presenza di un sistema di potere radicato sul territorio. Stando all’accusa, come riportano anche gli organi di stampa, il sindaco dimissionario avrebbe stretto un accordo elettorale: favori personali in cambio di voti e la vittoria bulgara di quella tornata elettorale, risalente al 2019, confermerebbe l’esistenza di questo patto”.
Il consigliere regionale del M5S Michele Cammarano spiega: “Una politica pulita al servizio dei cittadini e delle cittadine, basta con i sistemi di potere marci! L’arresto-bis di Franco Alfieri, ex presidente della Provincia di Salerno ed ex sindaco di Capaccio Paestum, è l’ennesima conferma di un sistema corrotto che da anni domina il nostro territorio. Le accuse sono gravissime: scambio elettorale politico-mafioso, tentato omicidio, estorsione con metodo mafioso, traffico di armi e favoreggiamento. Come Movimento 5 Stelle denunciamo da sempre questa commistione oscena tra politica e criminalità organizzata.
E mentre la magistratura fa il suo dovere, dov’è il Partito Democratico? Dov’è De Luca? Alfieri è stato un fedelissimo del Sistema De Luca, sempre difeso e sostenuto, anche quando le ombre su di lui erano evidenti. Il PD deve prendere le distanze da questo sistema e dirci chiaramente da che parte sta: con la legalità o con il malaffare?
Già nel 2019, la nostra coordinatrice provinciale Virginia Villani aveva denunciato le vergognose irregolarità nel sistema Alfieri, firmando un’interrogazione urgente ai Ministri della Sanità e dell’Interno per portare alla luce l’utilizzo scandaloso delle ambulanze di Roberto Squecco per festeggiare le vittorie elettorali. Non era folklore, era il segnale evidente di un sistema di potere che usava la sanità, i servizi pubblici e la politica per mantenere il controllo sul territorio. Dall’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno emerge un quadro preoccupante, che impone una seria riflessione su come assicurare amministrazioni libere da ogni ombra. Ed è proprio questa la nostra battaglia: liberare Salerno e la Campania da una politica fatta di clientelismo, corruzione e legami pericolosi con la criminalità organizzata… continua a leggere dalla fonte
Fonte:SalernoToday
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