Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si trova di fronte a un’importante responsabilità morale e istituzionale: costituirsi parte civile nel processo per l’omicidio di Angelo Vassallo. (nella foto al lato)
Questo atto non deve essere considerato esclusivamente simbolico, ma come un passo concreto verso la giustizia e la salvaguardia dei valori che il sindaco di Pollica rappresentava per l’intera comunità. Il barbaro delitto che ha scosso profondamente il nostro territorio non può rimanere privo di una ferma e chiara presa di posizione.
In questo contesto, Vincenzo Speranza (nella foto), sindaco di Laurito e presidente della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo, ha formalmente avanzato la richiesta al presidente dell’Ente Parco, Pino Coccorullo, e ai membri del direttivo. L’inchiesta giudiziaria ha raggiunto una fase cruciale, con il Tribunale del Riesame che ha convalidato le misure cautelari e l’accusa in procinto di affrontare l’udienza preliminare. È giunto il momento di agire, manifestando il nostro sostegno alla famiglia Vassallo e a un percorso giudiziario che travalichi gli interessi privati.
L’assemblea della Comunità del Parco, convocata per il 28 marzo a Vallo della Lucania, rappresenta un momento decisivo. Oltre alla decisione riguardante la costituzione di parte civile, sarà discussa una proposta per l’istituzione di commissioni tematiche all’interno dell’ente, messa in campo da Vincenzo Speranza al presidente Stefano Sansone.
Queste commissioni sono essenziali per rafforzare la governance e migliorare il coordinamento tra i comuni, traducendo in azioni concrete le strategie del Parco.
In questo modo, il Parco può dimostrare di essere un presidio non solo di tutela ambientale, ma anche di legalità e giustizia, onorando così la memoria di Angelo Vassallo.
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