La condizione delle famiglie meno abbienti sul territorio nazionale, in particolare, nel periodo post-Covid è nota. Sono milioni i nuclei che non riescono ad arrivare a fine mese, spesso hanno minori a carico, e il Mezzogiorno è l’area più colpita.
Per contrastare queste condizioni di povertà, il Governo, in accordo con Anci, ha previsto lo stanziamento di 500 milioni di euro destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità ovvero:
• carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole
• pescato fresco
• latte e suoi derivati
• uova
• oli d’oliva e di semi
• prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria
• paste alimentari
• riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale
• farine di cereali
• ortaggi freschi, lavorati
• pomodori pelati e conserve di pomodori
• legumi
• semi e frutti oleosi
• frutta di qualunque tipologia
• alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula)
• lieviti naturali
• miele naturale
• zuccheri
• cacao in polvere
• cioccolato
• acque minerali
• aceto di vino
• caffè, tè, camomilla
La misura è rivolta ai nuclei familiari con Isee inferiore a 15.000 euro annui particolarmente colpiti dall’inflazione. LEGGI IL DECRETO
Ad individuare la platea beneficiare, è l’Inps che ha stipulato una lista di nuclei cui spettano i fondi.
Ad Albanella sono circa 300 le famiglie bisognose che beneficeranno di una card bonus di 382,50€ da attivare entro il 30 settembre.
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