Indagine sul presunto ‘Sistema Cilento’ condotta dalla Sezione Operativa della DIA di Salerno su delega della locale procura antimafia nel maggio del 2019, a pochi giorni dalle elezioni comunali a Capaccio Paestum ed Albanella, videro coinvolto il candidato sindaco Pasquale Mirarchi (nella foto sotto).
Oggi, come si apprende da testate giornalistiche locali, per mezzo di comunicato stampa dell’avvocato difensore di Mirarchi, avv. Alfonso AMATO “Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno, in accoglimento della richiesta dei pm inquirenti della DDA di Salerno, ha disposto l’archiviazione di tutte le inchieste attivate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno contro Pasquale Mirarchi, riconoscendo la assoluta correttezza di tutto il suo lineare comportamento di amministratore comunale di Albanella. Nei richiamati procedimenti, al Mirarchi venivano contestati i reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e compravendita di consenso elettorale, in concorso con altri indagati.
Il provvedimento di archiviazione è particolarmente significativo, perché, proprio al fine di verificare la sussistenza di ipotesi criminose in danno del Mirarchi, risultate poi del tutto insussistenti, il 23 maggio 2019, alla vigilia delle elezioni comunali, fu eseguita in suo danno una perquisizione domiciliare.
Viva soddisfazione viene espressa dall’ interessato, che ha sempre nutrito fiducia nella Giustizia, ben consapevole che la propria attività amministrativa, recentemente premiata anche con la elezione a vicesindaco, è stata sempre improntata all’ interesse dei cittadini, della città di Albanella, e mai diretta ad interessi personali o a contiguità malavitose”.
Contestualmente, al Mirarchi sono stati restituiti anche titoli ed effetti bancari all’epoca dei fatti sequestrati.
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