Giunta la segnalazione alla segreteria del Questore della Camera dei Deputati, immediatamente l’On Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia) si è attivato a tutela di centinaia di PMI che dal primo gennaio 2022 hanno visto sfumata la possibilità di lavorare (mediante gare, rinnovi contrattuali ed affidamenti) con la Pubblica Amministrazione in virtù dell’entrata in vigore delle Convenzioni Consip.
La famosa Consip (Società con unico azionista il Ministero dell’Economia e Finanza) è stata, nel corso del tempo, gia oggetto di attenzione delle autorità competenti (Corte dei Conti, Agicom, Anac, ecc) per presunte irregolarità della gestione delle gare Consip con indagini che hanno visto indagati illustri personaggi.
Infatti come si legge nell’interrogazione a risposta scritta presentata l’8 marzo scorso, al Ministro dell’Economia e Finanza, dall’On. Edmondo Cirielli, (foto al lato) Questore della Camera dei Deputati, è altissimo il rischio di monopolio nella spartizione di gare riguardanti l’appalto delle pulizie nelle Caserme (la convenzione si chiama “Consip Caserme”) dal valore di circa 600.000.000,00€ a danno delle Piccole e Medie Imprese, tenute fuori dalla competizione per i vincoli ostativi di partecipazione, quando è il Codice degli Appalti che decanta la massima competizione e la massima partecipazione alle procedure di appalto.
Come ricorda l’On Cirielli «la Consip, opera realizzando il programma di razionalizzazione della spesa pubblica, bandendo, per le singole amministrazioni, – sulla base di accordi bilaterali –, gare per progetti complessi; » ed ancora «il ricorso a strumenti di acquisti tramite centrali di committenza è volto ad ottimizzare le procedure di gara e programmare centralmente acquisti e lavori anche nell’ottica delle economie di scala razionalizzando le risorse umane, strumentali ed economiche; » ed in virtù proprio di questo che ci aspetteremmo di leggere note sui risparmi che tale organo abbia portato al proprio Azionista (ed alla collettività), ma così non è.
Risparmio? No Grazie!
Un’altra criticità evidenziata nell’interrogazione relativa alla convenzione Caserme «…riguarda l’assenza del risparmio di spesa per le amministrazioni, deducibile da alcuni dati economici; la guardia di finanza della regione Toscana, nel 2018, all’esito di una procedura di gara, aveva affidato l’erogazione dei servizi di pulizia per l’importo di euro 369.508,91 all’anno. A seguito dell’adesione alla Convenzione Consip Caserme i medesimi servizi sono stati affidati per euro 665.680,05 all’anno, comportando, quindi, un aumento del costo del 72 per cento…»
Nel dispositivo dell’Onorevole di Fratelli D’Italia, è lapalissiano il pericolo di come le grandi società avrebbero potuto creare una sorta di monopolio su questa gara aggiudicata (allo stesso importo posto a base di gara senza ribasso) alle solite poche e grandi Società con la ripercussione negativa che migliaia di piccole e medie imprese non potranno più prestare i propri servizi, con gravi ripercussione anche a livello occupazionale.
A rafforzare la mozione dell’Onorevole Cirielli, poi è il cursus honorum della stessa Consip che annovera agli atti, l’indagine dello scorso 2017, quando il presidente dell’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) Raffele Cantone (foto sotto), a seguito di segnalazione, scoprì come 3 azienda avrebbero creato un “cartello” per spartirsi appalti per 2,7miliardi di euro (leggi qui).
Il vaso di pandora scoperchiato per l’ennesima volta (perchè oltre alla Convenzione Caserme, la Consip ha aggiudicato altri appalti per miliardi di euro – Consip Sanità, Consip Città Metropolitane, Consip Uffici – sempre, relativamente al settore pulizie, alle stesse e solite società) dall’On Edmondo Cirielli è l’espressione di come in un periodo cosi delicato, in cui il costo della vita aumenta vertiginosamente, vi siano degli sprechi cosi tristemente evidenti artefici dello stesso Stato che chiede a migliaia di famiglie di fare continui sacrifici e metta a rischio migliaia di posti di lavoro.
In conclusione l’On Cirielli, al fianco delle PMI del settore, chiede al Ministro di intervenire «…per accertare possibili anomalie nella procedura di gara «Consip Caserme», segnalando le eventuali irregolarità emerse alle autorità competenti e se non intenda adottare iniziative anche di carattere normativo, al fine di garantire il principio della massima concorrenza per evitare che alle gare indette da Consip partecipino solo grandi imprese in situazioni di monopolio.»
Seguiremo gli sviluppi della vicenda.
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