Roccadaspide. Arrestato imprenditore edile, 50.000€ per sfiduciare Palumbo e tentativo di manipolare esito gara

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    Nelle prime ore della mattinata, nel Comune di Roccadaspide, militari del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari – emessa dal GIP del Tribunale di Salerno – a carico di un imprenditore del luogo e coordinatore di Italia Viva, Roberto D’Angelo, ritenuto responsabile di “istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti“.

    Nell’ambito di una più ampia contestazione relativa ai rapporti tra l’imprenditore e l’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum, allo stato disattesa da parte del giudice per le indagini preliminari, questi ha ritenuto gravemente indiziato il predetto imprenditore, quanto ai reati di istigazione alla corruzione e turbativa d’asta avendo, secondo l’ipotesi accusatoria, promesso 50.000 euro ad un consigliere comunale di maggioranza dell’epoca, al fine di indurlo a votare la sfiducia al sindaco allora in carica, il compianto Francesco Palumbo, responsabile di non averlo favorito nella aggiudicazione di un appalto finalizzato ai lavori di riqualificazione e ripristino di un asse viario insistente nel Comune di Capaccio Paestum (Via Magna Graecia), nonché promettendo al medesimo amministratore l’ulteriore daziane di euro 150.000 quale compenso per il suo impegno ad aiutarlo nell’aggiudicazione della citata gara nonché avendo offerto ad un dirigente comunale, peraltro senza esito, la somma di 50.000 euro per essere favorito in una gara relativa alla locazione e valorizzazione di un villaggio turistico in zona Laura di Paestum.

    fonte: Comunicato Stampa

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