Albanella. Danni da cinghiali, agricoltori esasperati: il grido d’allarme dell’imprenditore Giovanni Russo

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    La caccia limitata durante il primo lockdown ha favorito il proliferare delle varie specie.

     

    Il problema ungulati si ripresenta ogni anno, quest’anno ancor di più a causa della pandemia da Covid-19 che ha limitato l’attività venatoria durante il primo lockdown e favorito il proliferare delle varie specie.

    Sono, infatti, numerose le segnalazioni che arrivano agli enti preposti relativamente a danni alle colture ad opera di cinghiali che nella particolare coltura del mais stanno arrecando danni incendi.

    A lanciare l’allarme è l’imprenditore della frazione San Nicola del Comune di Albanella, Giovanni Russo «Siamo esasperati – esorta l’imprenditore Russo – la maggior parte degli agricoltori stanno subendo danni elevati in quanto vedono i loro raccolti distrutti dalla presenza di cinghiali.

    Quest’anno la situazione è più critica, gli ungulati non temono l’uomo e sono scesi a valle fino ad arrivare, in alcuni casi, anche davanti alle nostra case. Oltre ai danni ai raccolti di mais – continua Russo – c’è anche il fattore pericolosità verso l’uomo. Ci auguriamo che il nostro Comune si faccia portavoce presso la Regione Campania per un indennizzo dei danni subiti – conclude Russo».

    Nella direzione della problematica evidenziata dall’imprenditore Giovanni Russo, per fortuna, la Regione Campania ha risposto, in passato,  con due leggi per la casistica di specie, infatti sono due le leggi regionali che regolamentano i danni subito dalla fauna selvatica Legge Regionale n. 26 del 09/08/2012  e la  Legge Regionale n. 12 del 06/09/2013.

    Per fare richiesta di indennizzo dei danni elenchiamo la necessaria documentazione:

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