Capaccio. Arresti domiciliari per Marta Santoro ed assegnata ai servizi sociali

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    Dopo poco più di due anni, Marta Santoro esce dal carcere. L’ex sovrintendente della Forestale, detenuta dal 3 marzo 2019 presso la casa circondariale ‘Antimo Graziano’ di Bellizzi Irpino, in provincia di Avellino, ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali. D’ora in avanti presterà assistenza presso una casa di riposo per anziani di Contursi Terme, dal lunedì al venerdì, e non potrà spostarsi dal comune di Capaccio Paestum per altri motivi. Accolta dunque dal Tribunale di Sorveglianza di Salerno la richiesta presentata dagli avvocati Michele Sarno e Giovanna Perna, alla luce della natura dei reati e del tempo trascorso in carcere, dove la Santoro ha osservato “un comportamento impeccabile”.

    L’ex comandante della Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Foce Sele deve scontare una condanna definitiva a 6 anni e 6 mesi di reclusione per corruzione, concussione, abuso ed atti contrari ai doveri d’ufficio, dopo che i giudici della Suprema Corte di Cassazione chiusero, dopo 7 lunghi anni di udienze e colpi di scena, una pagina buia per Capaccio Paestum, ponendo fine al processo principale inerente il noto scandalo ‘Forestale&mazzette’, scoppiato all’alba del 3 ottobre del 2012 quando i carabinieri del Comando provinciale di Salerno e della Compagnia di Agropoli bussarono alla porta della Santoro per trarla in arresto.

    Un’inchiesta che fece emergere e sradicò un vortice in grado di risucchiare decine di vittime tra imprenditori e privati cittadini, costretti ad elargire tangenti per evitare controlli, sanare irregolarità o incorrere in provvedimenti di sequestro e denuncia. La Santoro è tuttora imputata in altri procedimenti penali connessi al processo principale o da esso derivati….continua a leggere dalla fonte

    fonte:StileTv

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