Sversamenti killer nel torrente Capodifiume: stanato un altro inquinatore abituale che scaricava reflui direttamente nel corso d’acqua. Questa mattina, infatti, è stata sottoposta a sequestro penale un’intera azienda bufalina di oltre 3mila mq, ancora una volta in località Chiorbo. Il proprietario, un imprenditore capaccese di 60 anni, è stato denunciato in stato di libertà per inquinamento ambientale e maltrattamento di animali, circa 150 capi detenuti in precarie condizioni igienico-sanitarie: i liquami, attraverso un articolato sistema di tubazioni, finivano direttamente nel torrente (nella foto).
L’operazione è stata condotta, in sinergia, dagli agenti della Polizia Municipale, diretti dal magg. Natale Carotenuto, ed i carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, agl’ordini del lgt. Giuseppe D’Agostino. Si tratta del secondo allevatore scopeto e finito nei guai in due giorni, dopo il 40enne deferito ieri, titolare di un’altra azienda, dove è stata sequestrata una vasca di raccolta non conforme che ruscellava nel Capodifiume, a seguito dell’ennesima denuncia-segnalazione del Comitato capaccese ‘Non inquino la mia terra’. Nei giorni scorsi, anche i finanzieri della Compagnia di Agropoli, coordinati dal cap. Ciro Sannino, avevano denunciato due persone, marito e moglie, proprietario di un fondo agricolo in località Santa Venere, a due passi dai Templi e dal Capodifiume, dove venivano stoccati illegalmente reflui zootecnici.
Vigili Urbani e militari dell’Arma continueranno ad eseguire controlli a sorpresa in tutti gli allevamenti ed aziende zootecniche del territorio, anche di notte e con l’ausilio di droni, al fine di prevenire e scongiurare gli scempi ambientali e sversamenti killer di liquami nocivi sulla costa bandiera blu di Capaccio Paestum…continua a leggere dalla fonte
fonte:StileTv
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