Matinella. Un altro pezzo di storia che vola in Cielo, ciao Enzo Maraio

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    Un altro pezzo di storia Albanellese che se ne va.

    Un anno, quello che volge al termine, che difficilmente la nostra comunità dimenticherà per i lutti che si sono susseguiti in questi mesi.

    Non è più fra noi Enzo Maraio.

    Erano le prime ore del mattino quando il combattivo Enzo ci lasciava dopo aver condotto una lunga e coraggiosa battaglia contro un male che è risultato alla fine incurabile.

    63 anni, imprenditore dalle mille idee, Enzo è stato un uomo, un figlio, un fratello, un marito e un padre amorevole.

    Cavaliere del Lavoro, premiato per la sua brillante attività lavorativa, Enzo Maraio è stata la “vulcanica” anima di tante attività sociali in paese. Quasi impossibile elencarle per quante ne sono. Faremmo torto alla sua memoria, ma fra tutte è inevitabile ricordare la Festa della Pizza. Dalla politica allo sport, dalla cultura alle famigerate attività enogastronomiche in cui eccelleva per organizzazione e capacità, Enzo è stato un personaggio sempre pronto non solo in prima persona a ideare e organizzare attività del genere, ma anche a fiancheggiare qualsiasi organizzatore che chiedesse un aiuto.

    Da sempre vicino ai giovani, rimarrà nel ricordo di tanti il sostegno fornito ogni qualvolta si bussava alla sua porta, quando per ovviare ai sempre più cavillosi ostacoli organizzativi e burocratici si sobbarcava responsabilità non sue pur di permettere la realizzazione dell’evento. Sagre, manifestazioni culturali, attività di volontariato, eventi sportivi, feste patronali, l’appuntamento dei Giochi Senza Frontiere: non c’è una sola manifestazione o attività che Enzo Maraio non abbia organizzato o supportato col suo spassionato impegno fin dagli anni ’80. E dove non riusciva ad arrivare personalmente, non mancava mai il suo preziosissimo consiglio – soprattutto ai più giovani che muovevano i primi passi nell’ambito del sociale – quasi sempre condito da quella proverbiale disponibilità che ne aveva fatto un personaggio sui generis: “Uagliù…avita fa’ accussì se volete che la cosa riesce. Se vi serve una mano, a disposizione!. Emblematico l’incoraggiamento che amava ripetere in simili occasioni: “Ricordate bene: quann s’adda fa’ ‘na cosa, s’addà lascia’ l’addor…!”. E ci sei riuscito in pieno caro Enzo.

    Fervido lettore del nostro blog, è stato uno dei primi sostenitori di Matinella.it anche quando in pochi credevano alla riuscita di un sito che riportasse notizie sul nostro piccolo territorio.

    Un vulcano in piena, combattivo e tenace anche contro quest’ultima “prova” che il destino gli aveva riservato e che con coraggio e dignità aveva iniziato ad affrontare qualche anno fa.

    L’ultimo incontro qualche giorno prima di Natale, quando con l’immancabile sorriso che non gli è mai mancato anche nei momenti più difficili, una punta di scoramento – dettata dalla consapevolezza dell’avanzare impietoso del male – faceva breccia nella sua corazza di eterno combattente: “Enzo, hai combattuto mille battaglie. Ora devi combattere la più importante, stringi i denti, passerà!“, il nostro incoraggiamento di fronte all’uomo sofferente. “Fossero sante le tue parole…ma questa volta non ce la farò…” fu il commiato di un “vecchio combattente” che con immensa dignità aveva compreso il suo ineluttabile destino.

    Oggi Albanella ha perso uno dei suoi “protagonisti”. Un altro, in questo terribile 2016. L’ultimo saluto, domani, 28 Dicembre, alle ore 14.30 nella nuova Chiesa di San Gennaro a Matinella, dove si svolgeranno i funerali.

    Ciao caro Enzo.

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    Fonti foto: Facebook

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