Capaccio. Si sottopone ad intervento per dimagrire, muore dopo operazione. Denunciata la Cobellis

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    Si era sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre l’obesità, ma è morto in sala Rianimazione, questa notte alle ore 00:30, alla clinica ‘Cobellis’ di Vallo della Lucania. Capaccio Paestum è sotto choc per la scomparsa di Michele Alfano (nella foto), 40 anni, molto noto nella cittadina dei Templi per essere stato, per anni, il titolare del noto bar ‘0828’ in Viale della Repubblica, nonché tra gli ideatori ed organizzatori della nota ‘Sagra della Pummarola’.

    Non riescono a darsi pace i familiari, i quali, nella notte, hanno allertato i carabinieri denunciando quanto accaduto nella nota struttura sanitaria vallese con richiesta di sequestro della cartella clinica. Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di Vallo della Lucania, diretti dal cap. Mennato Malgieri, che hanno informato il magistrato di turno presso la locale Procura, che ha disposto l’esame esterno sulla salma, fissato per oggi pomeriggio a cura del medico legale.

    Michele lascia la moglie, Irene, e tre figli, tutti adottati pochi anni fa e di origine brasiliana: straziante l’urlo misto di dolore e rabbia della madre e del padre in sala d’attesa, così come quello del fratello Alfonso e della sorella Carmela.
    Alfano aveva deciso di sottoporsi ad un intervento di riduzione dello stomaco, cosiddetto ‘slim’, per realizzare il suo sogno: perdere peso e diventare finalmente più snello. Lo scrive lui stesso anche su Facebook il giorno dell’operazione, avvenuta il 3 novembre scorso: “Buongiorno finalmente è arrivato il giorno che cambierà la mia vita. Amici ed amiche, ci risentiamo domani al mio risveglio per darvi un nuovo buongiorno. In bocca a lupo a me….”, annunciando agli amici il giorno dopo, sempre attraverso il social network, che l’intervento era stato superato.
    «Ma dopo 48 ore la situazione è peggiorata sempre di più – spiega il fratello Alfonso a StileTV – per una serie di complicazioni post operatorie, avevamo chiesto ai medici della clinica ‘Cobellis’ di trasferire nostro fratello in un altro ospedale, anche a nostre spese, ma la direzione si è opposta affermando che doveva rimanere in cura a Vallo. Ieri, però, Michele ha subito ben tre collassi cardiorespiratori: il terzo, che gli ha stroncato la vita a soli 40 anni, è avvenuto nella tarda serata di ieri. Ancora non riusciamo a crederci, vogliamo solo vederci chiaro ed andare fino in fondo a questa storia, è un nostro diritto»

    Leggi dalla fonte StileTV.it

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