Imbrattate le mura esterne delle scuole del polo scolastico di P.zza Martiri del Lavoro e tante saracinesce e vetrine di attività commerciali con graffiti.
E’ la vergognosa vicenda denunciata con le foto postate su facebook di un cittadino che chiede attenzione alle istituzioni ma soprattutto educazione a chi ha pensato di imbruttire la struttura e le attività commerciali.
Non è la prima volta che ci troviamo a scrivere di queste schifezze: segni strani che alludono a loghi di partiti politici (sicuramente estranei ai fatti), sigle e frasi senza senso su queste mura, ripristinate tante volte.
Con fare probabile, aiutati dal buio della notte, ignoti sono entrati in azione e reso questo scempio.
Appartenente alla stessa matrice che ha imbrattato la scuola, l’obrobrio fatto sulle saracinesche delle attività commerciali, la vetrina dell’Ufficio Postale di Matinella e la BCC.
Questa volta, però, la presenza del sistema di videosorveglianza presente sulla rotatoria potrebbe dare un volto a questi vandali. Sicuramente sarà il sistema di videosorveglianza dall’Ufficio Postale e della BCC a cercare di dare un nome ed un cognome alle mani che hanno combinato tutto questo!
Imbrattare muri costituisce reato; eseguire un “graffito” è punito dal codice penale (art. 639) il quale prevede che deturpare o imbrattare cose mobili altrui sia punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a 103 euro.
Eseguire un graffito su immobili (pubblici o privati), rappresenta un reato ancor più grave, perseguibile d’ufficio (senza necessità, cioè, di una querela della parte offesa) e punito con la reclusione da uno a sei mesi o con la multa da 300 a 1.000 euro.
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