E’ il giardino del silenzio, del dolore, delle parole sussurrate e di quelle che restano strozzate; è il luogo in cui l’intimità dei dialoghi dovrebbe essere facilitata, protetta, resa meno dura. Invece visitare i propri cari nel cimitero di Albanella è ancora più amaro perchè degrado e incuria rendono ancora più triste una permanenza di per sè già tanto dolorosa.
Una situazione insostenibile lamentata soprattutto dai visitatori che raggiungono il cimitero quotidianamente: «Qui sembra essere tutto abbandonato – lamentano alcuni – spazi comuni sporchi, secchi dell’immondizia stracolmi, erba alta. Non c’è nessuno a cui possiamo chiedere informazioni, segnalare i furti continui di vasi, lampade e oggetti personali lasciati sulle tombe.
Qui rubano tutto, anche i rosari. Noi non veniamo qui a passare un’oretta di svago, per noi questo è un posto importante ed è incivile che sia lasciato in queste condizioni – concludono irritati».
Inesorabilmente si segnalano ancora furti ai danni di tombe, dopo la nostra segnalazione nel periodo pasquale, oggi, un cittadino ha segnalato l’ennesimo atto vile. E lo fa denunciandolo in modo pubblico imprimendo sulla sua pagina di face book tutta la sua indignazione. Immediatamente al post del giovane albanellese se ne sono susseguiti altri a denunciare l’abbandono del camposanto comunale; furti e ancora furti, dalle cose più strane alle cose minute, dai fiori freschi a quelli finti: rubano tutto e di tutti, nessuno muove un dito.
Il luogo sacro di ogni comune, il luogo di preghiera e commemorazione, quotidianamente violato anche dalla non curanza degli addetti ai lavori. Hanno scritto e urlato dal palco tutto, intenti migliorativi di questo luogo: E’ vergognoso e nessuno fa niente!
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