Lunga, lunghissima vita alla longevità. Sembra un paradosso, ma l’uomo del terzo millennio non ha più intenzione di fermare le lancette del proprio orologio biologico. Così la richiesta più importante rivolta alla scienza e alla medicina diventa quella del benessere da raggiungere ad ogni costo: insomma, come mantenere corpo e mente in buona salute. Il più a lungo possibile. Perchè il mondo è diventato molto più affascinante negli ultimi anni grazie a scoperte di vario tipo, app e funzionalità di internet, comodità impensabili e viaggi ad alta velocità.
Il professor Umberto Veronesi – riferimento internazionale nella lotta al cancro – e il giornalista specializzato in tematiche mediche Mario Pappagallo hanno provato a svelare “I segreti della lunga vita” in un libro che divulga con semplicità gli ingredienti giusti per assicurarsi una vita lunga, attiva e pienamente goduta. Solo che per invecchiare bene bisogna iniziare da giovanissimi.
Racconta infatti di se stesso Umberto Veronesi: «Sulla mia longevità, ho 89 anni, hanno influito l’essere vegetariano per scelta (fin da bambino) e aver fatto molto sport da giovane. Ma credo che l’elisir stia nel cervello, nella voglia di fare e di pensare: ho creato l’Istituto Europeo di Oncologia a 65 anni (quando i miei coetanei andavano in pensione) poi la mia Fondazione per il progresso delle Scienze a 78 anni».
Eppure i rirmi moderni sembrano offra troppo stress. Un danno? Nient’affatto. «Lo stress, inteso come l’essere molto coinvolti e pieni di obiettivi da raggiungere, è un fattore pro longevità – spiega Veronesi-. Ad esempio, ho 7 fgli e 16 nipoti, che sono per me uno stimolo continuo. Se poi aggiungo che ho anche fumato…».Pagina dopo pagina, l’aspirante longevo può costruire il proprio percorso verso la vecchiaia migliore possibile: specie nel pro memoria conclusivo, composto da schede con i comportamenti da evitare. Per vivere e non solo sopravvivere.
Views: 9