Questa mattina Matinella si è risvegliata tappezzata di lenzuola con le scritte “No centrale biomassa” “Lotta ora per la tua vita No Biomasse” e “Lascitaeci respirare No Centrale Biomassa” .
Ad appenderle nella notte in viale Kennedy di fronte alla BCC di Capaccio Paestum, nei pressi della rotatoria e sulla scala d’emergenza della scuola Elementare in p.zza Martiri del Lavoro, i cittadini contrari all’impianto di combustione, appunto, a biomassa che sta tentando di realizzare la società Biocogein nel Comune di Capaccio in località Sabatella.
Gia, il 2 gennaio scorso, la Regione Campania, dopo la mobilitazione popolare che è sorta intorno alla vicenda in questione, ha rigettato con il decreto dirigenziale 316 del 19 dicembre 2014, la richiesta della ditta Biocogein di concessione del terreno demaniale su cui sarebbe dovuta sorgere una parte dell’impianto di biomasse ubicato in località Sorvella del Comune di Capaccio.
Il rigetto di questa istanza, possibile anche grazie agli atti posti in essere e all’interessamento del sindaco Italo Voza e dell’assessore alle Politiche Ambientali Eustachio Voza, che si sono recati più volte in Regione e presso i competenti uffici, nonché del corretto dialogo con il Consorzio di Bonifica, è l’atto che mette definitivamente un punto alla procedura su cui la stessa Regione Campania si era già pronunciata lo scorso giugno in Conferenza di servizi.
Per il prossimo 6 febbraio alle ore 18.00, intanto, è stata organizzata una conferenza pubblica presso piazza Santini a Capaccio dal Comitato Sorvella Sabatella per scongiurare la realizzazione dell’impianto dopo la presentazione di variante da parte della Biocogein
«Chiediamo ed auspichiamo la partecipazione di tutta la cittadinanza capaccese per porre l’attenzione sull’imminente approvazione del progetto di costruzione di una centrale a biomasse (inceneritore) in località Sabatella, a poca distanza dal centro urbano di Capaccio Scalo – spiega la presidente del Comitato, Maria Rosaria Bambacaro – l’iter legale del progetto sarà discusso per l’approvazione nella conferenza dei Servizi Regionale che si terrà a Napoli il 16/02/2015.
Si vuole informare la cittadinanza sulle ripercussioni negative dell’impianto, le cui micidiali polveri sottili, ossidi di azoto, anidride solforosa, metalli pesanti e quantità imprecisate di diossine, si diffonderebbero in tutto il territorio capaccese, arrecando danni irreversibili al territorio e alla nostra salute. Ripercussioni negative su tutte le produzioni agroalimentari locali, ovvero carciofi, mozzarella di bufala e vini, che potrebbero perdere anche il marchio di qualità doc, dop e igp, con danni economici ad agricoltori, allevatori, commercianti e caseari, così come è successo a Caserta e nel Napoletano con la famosa ‘terra dei fuochi’ […] – conclude il presidente del comitato.
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