Capita spesso di vedere incendi d’estate nelle campagne nostrane. Spesso assale il dubbio, se un incendio sia nato per bruciare sterpaglia e diventa in seguito indomabile, o se nato dalla stupidità umana di veder bruciare un posto e distruggere rifiuti nonostante questi siano accettati in discarica.
Ma non è il caso del rogo della notte appena trascorsa a Matinella. Accade oramai troppo spesso che con il calare della notte, ignoti (per non dire “noti“) sono soliti appiccare fuoco a sterpaglie (nel caso migliore), o a residui plastici (nel caso peggiore) sprigionando fumi alla diossina.
Come è accaduto questa notte, subito dopo che le luci del giorno hanno fatto largo alla luce della notte, così una coltra colonna di fumo acre ha interessato tutto il centro abitato di Matinella.
Vista la densità del fumo, non è stato difficile risalire al punto di origine. Non è stato difficile arrivare all’origine anche perchè molti cittadini hanno palesato, scendendo in strada, il disappunto totale a questi continui episodio.
Da pochi giorni, però, nel Comune di Capaccio, è stato autorizzato il bruciare di arbusti in determinati orai e in determinate condizioni di sicurezza. Una sensata se a bruciare sono solo arbusti in quanto si tratterebbe di un fuoco del tutto naturale, ma la cosa più inquietante è che se sotto ad un mucchio di foglie, si dovessero nascondere delle “bombe” alla diossina, uno dei fattori determinante per la nascita di malattie oncologiche, allora da cosa sensata, in un battito di ciglio, si passa ad una cosa insensata.
Pertanto, questo scritto vuole sensibilizzare chi è solito appiccare in campo aperto piccoli “casalinghi” focolai a non nascondere “sorprese” dietro ad un naturale focolaio e a chi è dedito al controllo nonchè spronare le autorità a regolamentare e o a sanzionare episodi del genere.
Il bene per la nostra terra finisce lì dove iniziano questi incresciosi episodi: per fortuna noi non siamo e non vogliamo diventare la terra dei fuochi! Non facciamo gli stupidi!
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