E’ stata respinta dal tribunale amministrativo regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda) nella giornata di ieri 16 gennaio 2014, la richiesta dell’annullamento della delibera di consiglio comunale n. 34/2013 che sanciva l’adesione del Comune di Albanella con i Comuni di Capaccio, Felitto e Castel San Lorenzo nella compagine societaria della società in house Multiservizi Sele-Calore.
Nello specifico, i componenti della minoranza, Renato Josca, Adriano Cammarano, Domenico Scorziello e Pasquale Mirarchi rappresentati dagli avv.ti Sabato Criscuolo ed Ennio De Vita, avevano eccepito, a loro avviso, delle illegittmità e precisamente (come si è letto sul quotidiano La Città dei giorni scorsi) «non è stato rispettato il regolamento, che prevede che il diritto di partecipazione e di informazione del consigliere sia garantito con il deposito di tutti i documenti relativi agli argomenti all’ordine del giorno presso la segreteria, o in altro ufficio, almeno 24 ore prima della seduta, sessioni ordinarie, 12 ore prima, sessioni straordinarie e urgenti».
La camera di consiglio del tribunale amministrativo di Salerno, formata dai magistrati Luigi Antonio Esposito (Presidente), Francesco Gaudieri (consigliere) e Giovanni Sabbato (consigliere , estensore) ha decisamente respinto il ricorso dei consiglieri di opposizione nei confronti del Comune di Albanella, Capaccio, Felitto e Castel San Lorenzo difesi dall’avv.to Marisa Annunziata, precisando che «[…] non sussistono i presupposti per la consessione dell’invocata cautela […] pertanto respinge la domanda cautelare».
«La politica fatta di denunce non paga! – dice il vice sindaco di Albanella Vito Capozzoli – ancora una volta si tenta di minare la stabilità dell’Ente che con questo atto attesta la regolarità di tutti gli atti che abbiamo deliberato fino ad oggi.
Un modo scarno e deprimente di fare politica da parte dei consiglieri di minoranza che con oggi non fanno nient’altro che costringere i comuni chiamati in causa a spendere dei soldi per nominare legali.
Inoltre nonostante gli sforzi degli Enti coinvolti – continua Capozzoli – si è tentato di destabilizzare una multiservizi che oggi da lavoro a decine e decine di famiglie – conclude il Vice Sindaco».
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