Già riaperta l’ala sud. In corso verifiche per accertare la stabilità dell’intero edificio
Sembrava dovere essere l’abbattimento l’ultimo atto della vicenda relativa all’edificio scolastico “Guglielmo Marconi” di Roccadaspide, chiuso da oltre un decennio. Invece, quasi a sorpresa, l’amministrazione comunale retta da Girolamo Auricchio ha trovato il modo per salvaguardare una delle strutture storiche della città, costruita nel 1935, da qualche giorno in parte adibita a laboratorio artistico. Appurata la stabilità della struttura, e in attesa dell’esito di ulteriori verifiche mirate a confermare la sicurezza dell’intero edificio, l’amministrazione si è messa a lavoro per redigere un progetto di restyling con cui si aprirà la seconda vita della “Marconi”. La scuola fu chiusa nel 2002, dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia, in Molise, dove, a causa del crollo della scuola dovuto al terremoto, morirono 27 bambini e una maestra.
In quel periodo le amministrazioni comunali di moltissimi paesi avviarono delle verifiche per accertare la stabilità delle scuole, per prevenire simili tragedie. Anche a Roccadaspide furono disposti i controlli e con una strana e discutibile ordinanza l’amministrazione di allora chiuse la scuola, arrecando gravi danni economici alla casse comunali, e sottoponendo tutti gli alunni della scuola a stressanti doppi turni in aule anguste, realizzate negli androni della scuola “Dante Alighieri”. A distanza di anni Auricchio ha rispolverato quell’ordinanza, modificandola in seguito ai risultati dei controlli dell’ala sud della struttura, effettuati dalla società La.Sp.ed tirreno, risultata agibile. Il primo cittadino di Roccadaspide ricorda che in relazione al provvedimento, manca la relazione a supporto delle verifiche del 2002, che attesti quanto contenuto nell’ordinanza. “Abbiamo deciso di avviare il recupero della scuola – rimarca Auricchio – in considerazione dell’importanza storico-culturale che riveste per la nostra comunità. In ciò siamo stati rincuorati dalla relazione della società La.Sp.ed tirreno che ha eseguito le verifiche, e che certifica che il giudizio complessivo sulla staticità dell’ala sud è positivo”.
Si è trattato della conferma che l’amministrazione poteva ipotizzare un recupero della struttura, cosa che in parte ha già iniziato a fare, consentendo ai giovani partecipanti alla manifestazione “Le notti dell’aspide” di utilizzare la parte sicuramente idonea come laboratorio per preparare l’evento. In questo modo anche i cittadini sono più soddisfatti di vedere che lo stabile non è più abbandonato, ma gode di nuova vitalità, il che ha dato risposte al movimento che era nato on line per chiedere che la scuola fosse salvata dall’abbandono.
Allo stato è in corso di predisposizione, secondo le leggi attualmente in vigore, il progetto esecutivo, che prevede, tra l’altro, una serie di lavori di adeguamento e di rifacimento dell’impianto elettrico e di riscaldamento, controsoffittatura, abbattimento delle barriere architettoniche, pavimentazione, installazione dell’ascensore, realizzazione dei bagni per portatori di handicap. L’intonaco esterno, invece, sarà realizzato secondo le caratteristiche che aveva in origine.
fonte:Comunicato Stampa
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