E’ una notizia di qualche giorno fa, quando decine e decine di cittadini ci hanno segnalato la prossima ed imminente chiusura (prevista per il giorno 20 Aprile 2013) dello sportello bancario dall’istituto di credito San Paolo Banco di Napoli ad Albanella (foto a lato). La chiusura dello sportello è stata vista da molti cittadini come l’ennesimo segnale dello spopolamento economico-commerciale del piccolo capoluogo. Ebbene, anche il sindaco di Albanella, dr Giuseppe Capezzuto, si è risentito di questa futura azione ed ha scritto ai vertici di Via Toledo a Napoli .
Nella lettera si legge tutto il suo rammarico e disappunto per tale scelta affermando come sia indispensabile per la comunità albanellese e soprattutto per i tanti anziani, avere un punto di riferimento fisico con cui relazionarsi. «La filiale di Albanella è stata aperta nel 1993, in seguito al trasferimento dell’unità operativa di Altavilla Silentina – si legge nella lettera del Sindaco – la stessa serve il territorio di Albanella ed Altavilla. […] l’assenza di altri sportelli bancari ad Albanella […] crea delle difficoltà alla popolazione e l’eventualità di spostarsi a Roccadaspide (15km) comporterebbe un grande disagio per la carenza di servizi pubblici. […] inoltre, in un periodo storico così difficile si sottolinea l’importanza di stare vicino ai territori ed eliminare un punto di riferimento così importante è fortemente penalizzante per i concittadini e le attività economiche del paese. »
Infine, nella lettera, forse speriamo non inutile, l’appello accorato del sindaco a rivedere le scelte aziendali «Le chiedo di fare il possibile per modificare il piano di dimensionamento del Banco di Napoli Intesa San Paolo, conservendo nelle sue funzioni la filiale di Albanella, nel contempo sono a completa disposizione per condividere insieme qualsiasi iniziativa, anche coinvolgendo in rete le attività economiche prevalenti sul territorio […] affinchè Albanella possa continuare ad avere la sua Banca. – conclude Capezzuto»
Una decisione, quindi, presa dai vertici nordici che hanno motivato con la necessità di ridurre i punti radicati sul territorio nazionale per far fronte alle direttive comunitarie ed ottimizzare le risorse diminuendo le spese.
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