Certificati medici contraffatti per ottenere rimborsi dalle assicurazioni denunciando incidenti stradali mai verificatisi.
E’ l’esito degli ulteriori accertamenti effettuati dagli inquirenti a carico delle 62 persone, tra cui un avvocato di Capaccio, G. B., e uno di Nocera Inferiore, M. A., indagate per truffa alle compagnie assicurative nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica presso il tribunale di Vallo della Lucania coordinata dal procuratore capo Giancarlo Grippo ed affidata al sostituto procuratore Alfredo Greco.
Indagini avviate dai carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore su disposizione del tribunale della stessa città del capoluogo ed in seguito alle denunce presentate da quattro società di assicurazione proprio sulla scorta di numerose denunce di sinistri stradali, la maggior parte dei quali, indicati come avvenuti ad Agropoli, Castellabate e nel Vallo di Diano, senza l’intervento della forza pubblica per i rilievi del caso come nemmeno di ambulanze, pur essendo stati segnalati per il rimborso come incidenti di notevole entità.
I presunti coinvolti, alcuni dei quali figurano in numerosi sinistri, avvenuti tra l’altro a poche settimane di distanza l’uno dall’altro, si recavano in ospedale per il rilascio di un primo referto di pronto soccorso. Certificazione resa disponibile per avviare la richiesta di risarcimento dei presunti danni subiti e che successivamente veniva arricchita con altri certificati attestanti sia le presunte lesioni subite che le cure mediche effettuate per porvi rimedio. Ma gli inquirenti hanno potuto appurare che si trattava di attestati falsi e redatti proprio allo scopo di poter raggirare le compagnie assicuratrici che in molti casi hanno provveduto ad accreditare rimborsi alle persone che avevano denunciato gli incidenti proprio sulla scorta della documentazione sanitaria presentata.
Peccato che in relazione alle cure prescritte ed alle certificazioni riguardanti spese sostenute per effettuarle non siano stati accertati riscontri oggettivi quali il pagamento di ticket. Inoltre nelle date indicate come quelle in cui si sono verificati gli incidenti, non risultano effettuati ricoveri presso ospedali e neppure specifici interventi di cura. Altrettanto dicasi per i giorni successivi al sinistro denunciato o in quelli durante i quali, secondo la documentazione presentata alle compagnie assicuratrici, coloro che avevano riportato lesioni si sarebbero sottoposti a cure.
Tutto confermato dal personale medico in servizio presso gli ospedali ad Agropoli, Vallo della Lucania, Polla e Nocera Inferiore a cui fanno riferimento i certificati allegati alle richieste di risarcimento presentate alle compagnie di assicurazione da persone anche di Torre del Greco, Torre Annunziata e dell’area vesuviana.
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