Capita anche questo. Di entrare in una cappella e accorgersi di un foglio fissato al muro con del nastro isolante: è una denuncia di un pensionato Albanellese presentata alcuni mesi fa al Comando Stazione Carabinieri di Matinella.
E così si scopre che i “ladri di rame” ormai hanno preso di mira anche gli ornamenti dei loculi dei defunti. Perché quale miglior posto per un furto che non un camposanto, incustodito, semmai “visitato” di notte, con la sicurezza che mai nessuno possa coglierci sul misfatto?
E’ accaduto al cimitero di Albanella, dove ignoti alcuni mesi fa hanno rubato alcuni oggetti in rame che adornavano i sepolcri della cappella Congrega Santissimo Rosario. Divelti e asportati tutti e 42 i portafiori in rame. Circa 200€ il bottino del vergognoso furto, alimentato dal mercato del riciclaggio di rame che nelle zone di Capaccio e Albanella ha mietuto “vittime” a iosa negli ultimi 2 anni (cavi della telefonia e dell’elettricità, oggetti di ogni genere e dimensione): ora nella cappella campeggiano portafiori in plastica, con la speranza che non anche il mercato del riciclaggio della plastica raggiunga i livelli di competitività di quello dei metalli, altrimenti…!
Ma in un giro di perlustrazione ci si accorge che i ladri, non contenti del sacrilego bottino denunciato dal pensionato, tempo dopo (o tempo prima, chissà) si devono essere nuovamente spinti fin dentro le mura del Cimitero di Albanella, questa volta per portare via alcune grondaie da una cappella gentilizia.
Non è la prima volta che i “predoni del rame” orientano la loro caccia al prezioso metallo perfino su oggetti legati al culto religioso. Già nel maggio scorso documentammo del furto delle mostrine delle croci della Via Crucis del Santuario di Padre Pio, in località Difesa Monti a Matinella (leggi l’articolo).
Intanto in questi giorni di commemorazione dei defunti abbiamo avuto l’occasione di parlare con altri visitatori del Cimitero, preoccupati e disgustati da questi episodi di microcriminalità che non risparmiano neanche il riposo dei morti. Il timore è che anche altre tombe possano essere prese di mira dai ladri di rame che, ormai è chiaro, non hanno alcuna remora nel derubare pure i più banali (in quanto a valore) oggetti di ferro o di rame in giro per il paese.
Ma come si dice da queste parti “acino acino…”: è probabile che i numerosi furti, anche di portata insignificante, servano a rimpinguare il bottino di più “colpi” sul territorio, ed in tal caso nessun discorso sul rispetto dei sepolcri e dei simboli religiosi che pure dovrebbe “moralizzare” l’attività del più accanito dei marioli, potrebbe scoraggiare le mire di questi famelici razziatori!
Il Comune di Albanella ha intanto appena avviato l’iter per l’affidamento in concessione dei servizi cimiteriali, includenti non solo la pulizia e la manutenzione del Cimitero Comunale, ma anche il servizio di custodia e guardiania. La speranza è che si possano predisporre tutti i mezzi per garantire un minimo di tutela alle tombe in cui riposano le spoglie di migliaia di concittadini Albanellesi.
Che almeno il loro riposo sia davvero in pace!
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