E’ stato pubblicato il 26 ottobre 2012 all’Albo Pretorio del Comune di Albanella un ulteriore elenco di immobili non dichiarati in catasto individuati dall’Agenzia del Territorio durante la seconda tornata di controlli (il precedente elenco fu pubblicato il 5 Aprile scorso).
Questa volta l’Agenzia del Territorio ha individuato 224 fabbricati “fantasma” sul territorio comunale di Albanella (che si andrebbbero ad aggiungere agli altri già rilevati nell’elenco di aprile), procedendo d’ufficio all’attribuzione di una rendita presunta di questi fabbricati che non sarebbero stati regolarizzati dagli intestatari al nuovo catasto edilizio urbano.
Gli accertamenti da parte dell’Agenzia del Territorio partirono a raffica su tutto il territorio nazionale diversi anni fa, mediante verifiche aeree e sopralluoghi sul posto. Dopo numerose proroghe concesse per mettersi in regola, annunciate da avvisi pubblici in cui si invitavano i titolari interessati a regolarizzare la propria posizione catastale, l’Agenzia del Territorio ha provveduto in questi mesi all’attribuzione d’ufficio della rendita presunta a quei fabbricati che all’Aprile 2011 non risultavano ancora dichiarati al nuovo catasto edilizio urbano.
Dall’esperienza del precedente elenco pubblicato nell’aprile scorso, si tratterebbe – nella stragrande maggioranza – di fabbricati ex rurali che hanno perso il requisito della ruralità e che dovevano essere regolarizzati con una semplice variazione catastale. In altri casi, invece, si potrebbe trattare di piccoli edifici (casotti, garage, depositi, magazzini) o ampliamenti (verande, tettoie, portici) non ancora denunciati ai catasti edilizi urbani, seppur edificati nel rispetto delle norme edilizie. Nel caso di abusi edilizi, viceversa, i guai non finirebbero con l’accertamento dell’Agenzia del Territorio.
L’elenco dei 224 immobili non dichiarati o ancora censiti come rurali (pur avendone perso i requisiti, secondo l’Agenzia) e dei relativi intestatari è consultabile on line all’Albo Pretorio del Comune e resterà pubblicato fino al 29 gennaio 2013 per consentire ai diretti interessati di prenderne visione e di valutare se proporre richiesta di riesame dell’avviso di accertamento o ricorso tributario (contro la rendita presunta assegnata).
Nel frattempo per i 224 fabbricati è scattato “l’accatastamento in surroga”, con attribuzione d’ufficio di una rendita presunta (una sorta di “accatastamento coattivo”) e emissione di un avviso di accertamento con la richiesta di pagamento degli oneri dovuti e delle sanzioni. La rendita presunta è stata attribuita tenendo in considerazione la categoria dell’immobile, la classe e la consistenza dell’unità immobiliare, oltre che il numero di piani e l’altezza degli edifici (elementi ricavati dalle aereofoto scattate dall’Agenzia del Territorio e dai sopralluoghi effettuati dai tecnici del catasto).
Nell’avviso di accertamento è compreso anche il pagamento degli oneri amministrativi dovuti all’Agenzia del Territorio per l’attribuzione della rendita presunta (spese istruttoria, sopralluoghi e spese notifica), variabile a seconda della consistenza e la tipologia del fabbricato “accatastato coattivamente”: si va da un minimo di 280 € ad un massimo di 330 €.
In aggiunta agli oneri dovuti all’Agenzia del Territorio andranno versate anche le sanzioni amministrative per il mancato accatastamento, anche qui oscillanti fra un minimo e un massimo (dai 258 ai 2.066 € per ogni edificio non dichiarato), tuttavia dimezzabili con il ravvedimento operoso (pagamento entro i termini indicati nell’avviso).
Non esclusa, infine, la possibilità che gli immobili o porzioni di fabbricato mai dichiarati siano successivamente sottoposti ad accertamento fiscale, per procedere alla verifica del corretto pagamento dei diversi tributi imposti dalle leggi dello Stato (Tarsu, IMU, ecc.). Non proprio una bella notizia per molti proprietari, con l’approssimarsi del prossimo Natale!
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Leggi l’articolo con gli elenchi pubblicati nell’Aprile scorso
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