Secondo giorno di sit-in dei lavoratori idraulico forestali della Comunità Montana dell’Irno-Picentini che anche questa mattina, dopo il primo blocco di ieri, hanno nuovamente occupato lo svincolo autostradale del raccordo Salerno-Avellino per Fisciano, sede dell’Università degli Studi di Salerno, di fatto paralizzando l’intera circolazione sul trafficatissimo dotto viario dell’A30.
La protesta, giunta all’ennesima clamorosa iniziativa per la perdurante situazione di stallo sul futuro di questi lavoratori da un anno e mezzo senza stipendio, è ripresa dopo alcuni giorni di pausa, motivata dall’attesa delle risposte in merito al pagamento degli emolumenti da parte della Regione. In strada non solo gli operai della Comunità dell’Irno-Picentini, ma anche delegazioni di altre comunità montane del salernitano alle prese con gli stessi problemi.
Proprio in settimana i lavoratori avevano avuto la notizia dello stanziamento di un fondo di diversi milioni di euro da parte della Regione Campania che sarebbe servito però a pagare solo una parte degli stipendi del 2011. Ma le “nubi” sul pagamento delle altre mensilità e sul futuro lavorativo di centinaia di operai, ha convinto la categoria a scendere nuovamente in strada a protestare.
Ovvi i disagi non solo per gli utenti diretti a Fisciano, gli studenti e il personale dell’ateneo salernitano il cui accesso è stato difatto rallentato dalla protesta, ma anche per centinaia di automobilisti, bloccati in lunghissime code di diversi chilometri sin dall’uscita di Baronissi.
Sul posto, da questa mattina all’alba, anche le forze dell’ordine per cercare di limitare i danni alla circolazione.
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