Con l’arrivo del giorno si è spenta anche l’ultima speranza, quando ieri mattina la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire ha iniziato a diffondersi: Carmine Pinto, sedici anni, è morto dopo due giorni di attesa e di preghiere. D’altronde fin dalle ore successive all’incidente era stato chiaro che ci sarebbe voluto soltanto un miracolo per salvargli la vita.
L’incidente è avvenuto domenica scorsa, verso le 16. Carmine era a bordo del suo scooter sulla strada provinciale 315, nella frazione Gromola. La dinamica è stata ricostruita dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Agropoli, diretta dal capitano Raffaele Annicchiarico. Il sedicenne era intento a svoltare in via Precuiali, diretto verso casa, quando una Fiat Punto che arrivava alle spalle lo ha tamponato.
Alla guida un giovane, anche lui residente in zona, che forse per distrazione, non si è accorto dello scooter che si accingeva a svoltare. Carmine è volato dallo scooter ed è finito contro il parabrezza dell’auto. Neanche il casco è stato sufficiente a proteggerlo. Ha battuto con violenza la testa contro il vetro. Soccorso da un’ambulanza del Saut di Capaccio, allertata dalla centrale operativa del 118, è stato trasportato all’ospedale di Agropoli e dopo poco trasferito in eliambulanza all’Umberto I di Nocera Inferiore dove in nottata è stato sottoposto ad un intervento chirurgico alla testa. Sono seguite ore lunghissime di angoscia per familiari ed amici che hanno continuato a credere in un miracolo fino all’ultimo istante. Un miracolo che purtroppo non è arrivato.
Studente all’Istituto alberghiero, Carmine Pinto era un ragazzo allegro e pieno di amici, come testimoniano le decine di messaggi lasciati per lui su Facebook.
Ieri pomeriggio è stato effettuato l’esame esterno. Poi il magistrato ha disposto la liberazione della salma. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio alle 15 nella Chiesa di Santa Maria Goretti a Gromola.
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