Albanella. Salvati tre pulcini di Ghebbio./Foto

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    Un agricoltore salva tre pulcini di Ghebbio.

    E’ successo martedì scorso, in un campo agricolo di Fonte. I tre pulcini di Ghebbio, un rapace molto comune nel nostro territorio, sono stati salvati da morte sicura da una famiglia di Capaccio e consegnati alle autorità competenti anche grazie all’intervento del Comune di Albanella.

    I tre piccoli rapaci sono stati ritrovati giovedì in località Fonte di Roccadaspide, ai confini con il territorio albanellese, da un cittadino originario di Albanella, da anni residente nel comune di Capaccio, amante della natura, mentre era intento a falciare un campo di erba medica. Si tratta di Carmine Iannelli, 67 anni residente in c.da Rettifilo di Capaccio: «Giovedì scorso mi ero diretto presso un fondo di mia proprietà per la consueta falciatura dell’erba medica, quando ho scorto all’interno del campo tre pulcini che tentavano di svolazzare – ci dice il sig. Carmine Iannelli – immediatamente ho fermato il trattore e bloccato la falce per non ucciderli e mi sono precipitato a vedere di cosa si trattasse. Ho visto subito che erano tre pulcini di poiane (all’inizio si pensava fossero poiane, n.d.r.) in difficoltà che ho preso, anche perché due dei tre non riuscivano a prendere il volo e li ho portati presso la mia abitazione per accudirli».

    Interrotto il lavoro di falciatura, il sig. Iannelli ha portato i tre pulcini presso la propria abitazione con il puro intento di nutrirli ed in seguito restituirli alla natura, ma notando la difficoltà degli uccelli a reggersi sulle zampette ha cominciato a contattare le autorità competenti. Dapprima la sede di Legambiente a Capaccio, poi l’oasi del WWF di Bosco Cammerine per poi giungere, ieri mattina, al Comune di Albanella. Ha chiesto informazioni agli uffici, dove era presente anche l’ass.re all’Ambiente Giancarmine Verlotta il quale, investito della questione, ha immediatamente provveduto a contattare il corpo di Polizia Forestale di Roccadaspide.

    «Ho trovato tre esemplari stupendi di poiana in difficoltà – così ha esordito il sig.r Iannelli alla presenza dell’Ass.re Verlotta – sono bellissimi, però mangiano tanta carne – scherzosamente ha affermato – sono in difficoltà e dobbiamo aiutarli»

    Detto fatto, nel primo pomeriggio di ieri i tre esemplari, grazie all’intervento dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Albanella sono stati affidati agli uomini del corpo di Polizia Forestale di Roccadaspide (area di competenza) all’ordine del Sovrintendente Angelo Adinolfi e dell’ass.te Giuliano Massimo per essere condotti presso il C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) più vicino (Sessa Cilento).

    Immensa la gioia della famiglia Iannelli allorché ha assistito alla consegna dei tre piccoli rapaci agli uomini del corpo forestale e a cui sono andate altresì le congratulazioni del sovrintendente Adinolfi per l’avvenuto salvataggio.

    «Voglio ringraziare pubblicamente la famiglia del sig.r Carmine Iannelli che ha salvato da morte certa questi rapaci e gli umini del corpo Forestale di Roccadaspide che tempestivamente si sono resi disponibili al trasporto degli animali.  Resteremo in contatto con il C.R.A.S. che ha accudito i rapaci – ha affermato l’ass.re Verlotta per verificare la loro salute e chiederemo alle autorità competenti che questi uccelli vengano liberati all’interno dell’OASI WWF di Bosco Camerine, il cui habitat è ideale per la loro sopravvivenza».

    L’assessore ha inoltre confessato l’intenzione di istituire un Centro Recupero animali anche all’interno dell’Oasi WWF di Bosco Camerine: «Cercheremo con tutte le nostre forze di istituire anche ad Albanella e presso l’Oasi di Bosco Camerine, un C.R.A.S. per aiutare ed accudire gli animali servatici in difficoltà presenti nel nostro territorio, perchè è necessaria la presenza di un presidio medico veterinario all’interno dell’Oasi da affiancare al canile veterinario che ci stiamo accingendo ad aprire – ha concluso Verlotta».

    Dalla redazione i più vivi complimenti al sig. Carmine Iannelli e alla sua famiglia per l’ammirevole gesto in difesa di innocenti creature.

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