Consiglio Comunale, contestata l’incompatibilità a Iosca, ma l’ex sindaco rinuncia al contenzioso e resta consigliere

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    Il Consigliere Renato Iosca

    Iosca annuncia di rinunciare al ricorso giudiziale. Cade la causa di incompatibilità. Resta consigliere comunale.

    Un colpo di scena. Giunto, come nei migliori film thriller, alla fine del Consiglio Comunale.

    Una decisione inaspettata, anche se da molti auspicata a sentirne i commenti. Inaspettata soprattutto dopo le due ore di duro je accuse del chirurgo Albanellese che ha rispolverato la sua vecchia tempra di abile oratore per reagire a quello che ha più volte definito un vero e proprio complotto orchestrato nei suoi confronti. Il durissimo confronto, i toni del suo discorso (“Forse sarà l’ultima volta che parlerò qui…“), i mugugni e le proteste vivaci del pubblico presente di fede Ioschiana: tutto sembrava presagire l’annuncio, da parte dell’ex sindaco, di clamorose dimissioni, qualora il voto (come è stato) fosse stato a favore dell’incompatibilità.

    Giuseppe Capezzuto

    «L’intenzione è quella di abbattere il sottoscritto politicamente ed economicamente! È tutto un complotto ordito per allontanarmi, perché Renato Iosca in consiglio comunale è scomodo!»

    È questo uno dei passaggi del duro intervento con cui l’ex sindaco, ora rappresentante della minoranza, Renato Iosca, si è difeso dalla contestazione di incompatibilità da parte del Consiglio Comunale.

    «Mio padre mi esortò a vivere sempre con onore e dignità e a non accettare nella vita mai ricatti. Poiché percepisco questa vicenda come un ricatto che vilmente colpisce anche quanti, come i miei dipendenti, vivono nella mia azienda e quanti nell’eleggermi in questo consiglio comunale hanno condiviso con me idee e valori, vi comunico che in data odierna ho assunto la determinazione di rinunciare al ricorso da me esposto. Sono e resto un componente del Consiglio Comunale di Albanella».

    Questa la clamorosa chiusura di oltre 3 ore di consiglio comunale: una decisione annunciata dopo la votazione della contestazione di incompatibilità ad opera del Consiglio Comunale (10 a 3 la votazione a favore della delibera di contestazione dell’incompatibilità).

    Hanno votato a favore della contestazione dell'incompatibilità 10 consiglieri di maggioranza, 3 i contrari (opposizione), un astenuto (Iosca)

    Un consiglio comunale che era iniziato alle 19.45, nel silenzio più religioso, con la lettura da parte del presidente del consiglio comunale Valeria Mazzarella della contestazione: «è stata protocollata al Comune una denuncia a firma del Comitato Civico di Albanella dove veniva lamentata la disparità di trattamento attuata tra cittadini del comune e denunciato un presupposto abuso edilizio del consigliere Renato Iosca. In data 16 marzo 2012 veniva protocollata la relazione a firma dell’ing. Iannone (Ufficio Tecnico Comunale) ad oggetto “sopralluogo ad azienda agricola del sig. Renato Iosca – Esposto del Comitato Civico”. In data 26 marzo 2012 l’ufficio tecnico del Comune ha emesso l’ordinanza n. 4 con la quale ha ingiunto al dr. Renato Iosca la rimozione degli abusi rilevati dal settore tecnico in sede di sopralluogo. Avverso tale ordinanza il consigliere Iosca ha proposto ricorso al TAR Campania sezione di Salerno notificato al Comune in data 31 maggio 2012. Detto ricorso è stato ritualmente depositato presso il TAR di Salerno in data 15 giugno 2012. Con decreto del responsabile del settore tecnico del 6 luglio 2012, è stato conferito apposito incarico legale teso a tutelare il provvedimento emesso dall’ufficio tecnico nonché le ragioni dell’Ente. Il ricorso presentato contro il Comune di Albanella da parte del consigliere Iosca ai sensi dell’art. 69 del Testo Unico degli Enti Locali, rappresenta una causa di incompatibilità…Pertanto procediamo alla formale contestazione di intervenuta incompatibilità a ricoprire la carica di consigliere comunale al dr. Iosca consistente nell’ipotesi di lite pendente nei confronti del Comune ai sensi dell’art. 69 comma 1, numero 4 del D.Lgs. 267/2000».

    "Stiamo assistendo al finale di una tragedia greca, dove il figlio uccide il padre" è stato il commento del consigliere di minoranza Adriano Cammarano, riferendosi al precedente connubio politico tra Iosca e Capezzuto

    Sono nauseato” è stato l’esordio di Iosca, che nel suo lunghissimo intervento ha tra tra l’altro adombrato complotti ai suo danni e ha accusato l’amministrazione di doppiopesismo per non aver egualmente attivato la procedura di incompatibilità per un altro caso del passato (il riferimento sembra essere a un contenzioso col Comune avviato dall’assessore Verlotta contro una multa ricevuta): «questa situazione mi sembra molto simile a quella accaduta alla fine del 1994. Si stavano preparando le liste per le successive elezioni amministrative del 1995, quando venni convocato sul Comune perché c’era una persona che mi voleva parlare. Questa persona mi avvertì dicendomi che se mi fossi candidato a Sindaco avrebbero immediatamente contestato la mia ineleggibilità». Il riferimento è a una presunta ineleggibilità nel 1995 che avrebbe riguardato Iosca per un contenzioso in essere, all’epoca, tra il dottore e il Comune di Albanella per il mancato pagamento di un esproprio di un terreno. Di lì il contenzioso avviato dal dr. Iosca, all’epoca ancora non impegnato in politica. Dopo le elezioni, che lo videro vincitore, quell’avvertimento fu seguito effettivamente dai fatti ed al primo consiglio comunale venne contestata dall’allora minoranza l’ineleggibilità di Iosca a sindaco «ma io avevo già provveduto ad eliminare la causa di incompatibilità, perché rinunciai al contenzioso col Comune. Questa volta la situazione è diversa, perché non si tratta di qualche milione di lire a cui dovrei rinunciare, ma a una cifra considerevole e a un’azienda in cui hanno lavorato e lavorano maestranze tutte locali». Più tardi sarà lo stesso sindaco Capezzuto ad augurarsi che «anche questa volta, come fu fatto all’epoca, il consigliere Iosca rinunci al contenzioso ed elimini ogni causa d’incompatibilità. È quello che tutti ci auguriamo». Tuttavia molto duro era stato l’intervento d’esordio del sindaco Capezzuto, quando dopo il lungo frammento del discorso di Iosca incentrato sul merito dell’abuso edilizio, ha ammesso: «speravo che il consigliere Iosca ci risparmiasse tutto questo e ci togliesse dall’imbarazzo parlando di cose private, visto che qui stiamo dibattendo di una causa di incompatibilità e non del merito di un abuso edilizio che non può interessare il Consiglio Comunale». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Lanza: «Voglio invitare il consigliere Iosca a rimuovere la causa d’incompatibilità. Nessuno di noi ha intenzione di eliminare il consigliere Iosca politicamente».

    Poi il colpo di scena finale. Iosca non si dimette, né subisce la procedura di incompatibilità. Rinuncia alla lite pendente contro il Comune e resta al suo posto di leader dell’opposizione in Consiglio Comunale!

    (più tardi nuovi aggiornamenti sul Consiglio Comunale del 16 luglio)

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