Altavilla Silentina. Ancora un caso di padre-orco. Violentava la figlia minorenne

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    immagine di repertorio

    Persona perbene in pubblico e orco in famiglia. Un artigiano di Altavilla Silentina è stato arrestato per aver costretto la figlia a subire rapporti sessuali. L’uomo, A.P., 47 anni, è stato arrestato ieri dai carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal capitano Alessandro Cisternino, su ordine del tribunale di Salerno. L’artigiano è stato tradotto al carcere di Fuorni perché indagato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale per i rapporti incestuosi avuti con una delle due figlie.

    L’orribile storia è accaduta in una famiglia che tutti descrivono di brave persone e moralmente corrette. L’arrestato è uno stimato artigiano che lavora in paese. Vive con la moglie e le figlie. Una delle due ragazze, che era minorenne ai tempi dei primi presunti rapporti incestuosi, alcuni mesi fa ha raccontato la sua orrenda vita familiare, fatta di maltrattamenti da parte del padre e, soprattutto, delle attenzioni morbose che il genitore avrebbe avuto negli anni, fino a profanare il suo corpo acerbo di adolescente.

    A far scattare le indagini è stata la denuncia sporta dalla presunta vittima delle violenze sessuali. La giovane donna, maggiorenne da alcuni anni, si è presentata alla stazione dei carabinieri di Altavilla accompagnata da un giovane, indicato come il suo fidanzato. Al maresciallo che comanda la caserma, la giovane ha riferito dei comportamenti del padre, non proprio consoni al ruolo di educatore. La ragazza ha riferito dei primi approcci sessuali pretesi dall’uomo quando era appena quattordicenne fino agli ultimi incontri che avvenivano in casa.

    Le contestazioni mosse all’artigiano partono dal 2005, sette anni fa. Per mesi i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Eboli, diretto dal tenente Francesco Manna, hanno svolto indagini sul posto, muovendosi con discrezione per non dare troppo nell’occhio. I militari hanno raccolto indizi sulla personalità dell’artigiano che – a giudicare da quanto emerso nelle indagini – avrebbe “due facce”: violento tra le mura domestiche e di indubbia moralità in pubblico. I carabinieri hanno interpellato anche i servizi sociali e sentito persone del luogo vicine alla famiglia.

    Dalle indagini serrate sono emersi elementi di colpevolezza a carico del quarantasettenne altavillese che giustificano il provvedimento giudiziario. A.P., infatti, è stato arrestato su ordine del gip Emiliana Ascoli del tribunale di Salerno che ha accolto la richiesta del pm Elena Guarino.

    Fonte:LaCittà di Salerno – Massimiliano Lanzotto

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