La procura di Salerno aveva chiesto per l’operazione Due Torri 52 arresti ma solo 15 custodie cautelari sono state firmate dal Gip Sgroia. In carcere sono finiti gli imprenditori nocerini Gennaro Citarella e Giovanni Citarella, ritenuti i capi dell’organizzazione, Giuseppe Ruggiero, Luigi Di Sarli, Federico Spinelli, Giovanni Botta ed Emanuele Zingari, oltre ai funzionari della Provincia Raffaele Orefice e franco Pio De Luca, cui sono stati anche confiscati 120mila euro, somma che hanno incassato negli anni sotto forma di tangenti.
Ai domiciliari sono finiti Rosario Cozzolino, Carmine Ruggiero, Alessandro Piccolo, Eduardo Sale, Diana Capretto e Silvana Bevilacqua, segretaria di Giovanni Citarella. Naturalmente ora bisogna capire dal lavoro svolto dalla procura chi sono gli altri 37 soggetti indicati dalla procura nella richiesta d’arresto e per quale motivo il Gip non ha ritenuto di arrestarli. In questa direzione va dunque anche l’inchiesta che si è bloccata per il momento ma che certamente avrà un seguito come ha fatto capire il procuratore roberti durante la conferenza stampa di oggi.
L’operazione Due Torri ha preseo il via cinque anni fa, dopo un incendio ed il furto di un escavatore subiti dalla ditta Generali Costruzioni, controllata dai Citarella. Le intercettazioni seguite a quegli episodi hanno svelato un ampio pilotaggio degli appalti pubblici dell’ente Provincia e di altre amministrazioni comunali salernitane, con il ruolo decisivo di funzionari corrotti e di capicordata alla guida di un cartello di imprese che condizionava le gare e depredava gli appalti con il meccanismo del massimo ribasso.
La curiosità è molta su quali erano le altre richieste di carcerazione e soprattutto verso quale attività sarebbe indirizzata. Intanto tremano in tanti anche perchè la procura sembra orientata a proseguire per dimostrare che le richieste respinte dal Gip abbiano un senso e una base concreta cosa che il giudice per le indagini preliminare non ha ritenuto tale.
fonte:Agropolilive
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