La maggioranza va sotto. Consiglio Comunale rinviato

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    Agitato consiglio comunale quello di lunedì 14 maggio.

    La maggioranza di Capezzuto “cade” su una proposta pregiudiziale dell’opposizione. Seduta rinviata.

    Il consiglio comunale era stato convocato a Palazzo Spinelli il 14 maggio scorso per l’approvazione di una serie di regolamenti.

    All’ordine del giorno le modifiche al Regolamento per delega al Dirigente Scolastico, la modifica del Regolamento Edilizio Comunale, l’approvazione del Regolamento sul Forum dei Giovani e l’approvazione del Regolamento per la cessione del diritto di proprietà sulle aree destinate ad edilizia residenziale pubblica. Tuttavia, una volta aperta la discussione sui regolamenti da approvare, si sono sollevate le proteste della minoranza. Contestazioni che hanno portato prima al rinvio della discussione sui regolamenti – dopo l’approvazione di una pregiudiziale proposta dall’opposizione e votata anche da membri della maggioranza – e successivamente al rinvio dell’intero Consiglio Comunale, deciso dalla maggioranza che ha votato, questa volta compatta, una proposta del capogruppo Urti.

    Motivo della “contesa”, il fatto che la maggioranza avesse portato in Consiglio Comunale, per l’approvazione, dei regolamenti che erano stati approntati o modificati senza la “dovuta concertazione con l’opposizione” – come obiettava il consigliere Iosca – e «nonostante la minoranza avesse presentato precedentemente una nota scritta per la convocazione della conferenza dei capigruppo» (che vede la partecipazione di rappresentanti di maggioranza e minoranza). Già nel passato, in verità, in occasione dell’approvazione di altri regolamenti comunali, la minoranza aveva contestato la messa all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di atti che, si eccepiva, non erano stati concertati con l’opposizione.

    Renato Iosca, ex Sindaco di Albanella, ora all'opposizione

    Chiusa quella vicenda, a distanza di quasi un anno la storia si è ripetuta, con l’opposizione che ha ribadito le stesse recriminazioni, con riferimento, stavolta, all’approvazione di altri regolamenti comunali. «Regolamenti che dovrebbero essere concepiti e discussi con il coinvolgimento di tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione» – ha dichiarato il giorno dopo il consigliere di minoranza Pasquale Mirarchi alla redazione – «Ed invece ancora una volta siamo stati chiamati ad approvare degli atti senza che l’opposizione sia stata assolutamente coinvolta in precedenza».

    Di tutt’altro avviso il Sindaco Capezzuto, che oggi ha tenuto a precisare: «la conferenza dei capigruppo serve per snellire alcuni compiti del Consiglio Comunale ed ha altre competenze. Mentre la competenza sui regolamenti è affidata alle commissioni consiliari, ma solitamente solo nei grandi Comuni, perché tali commissioni non sono previste nei piccoli Comuni, atteso che non sono ritenute indispensabili. Ma ora vi chiedo: per voi è più democratico discutere dei regolamenti comunali in una commissione davanti a due-tre persone, nel chiuso di una stanza, o piuttosto in Consiglio Comunale, davanti a tutti i consiglieri e alla presenza del pubblico?».

    Un Capezzuto che era stato più “duro”, viceversa, durante il Consiglio Comunale, bollando come una pura “provocazione” la richiesta di concertazione espressa dal consigliere Iosca, «stante le continue denunce dell’opposizione alla Procura della Repubblica!». Il sindaco dichiarava inoltre in consiglio che «la convocazione della conferenza dei capigruppo comporterebbe inutili perdite di tempo trattandosi di argomenti già ampiamente trattati in precedenti Consigli Comunali, tanto più che, come nel caso del Regolamento Edilizio, si tratta di apportare delle semplici modifiche il più delle volte terminologiche». Considerazioni che non trovavano d’accordo il consigliere Iosca il quale, dopo aver obiettato che «il rispetto delle regole e di impegni assunti rappresentano un momento fondamentale della vita democratica», decideva insieme all’opposizione di abbandonare l’aula in segno di protesta, mentre il Sindaco si prodigava a ribattere che «la sede istituzionale del confronto democratico è l’aula consiliare».

    Solo la successiva decisione del Presidente del Consiglio Mazzarella di mettere ai voti la proposta formulata dall’opposizione (rinvio dell’approvazione dei regolamenti), distoglieva dal clamoroso “Aventino” la minoranza che, dopo pochi istanti, rientrava in aula per la votazione.

    Ma la sorpresa della serata non è stato tanto l’acceso dibattito in Consiglio, quanto piuttosto il fatto che nonostante i numeri fossero a favore della maggioranza, la proposta di rinvio presentata da Iosca è passata, grazie al voto favorevole di tre consiglieri di Capezzuto, complice alcune assenze nelle fila della maggioranza e le contemporanee astensioni del presidente del Consiglio Comunale, Valeria Mazzarella e del capogruppo della maggioranza, ing. Luigi Urti.

    Adriano Cammarano, consigliere di minoranza e rappresentante del PD cittadino

    Oltre al voto favorevole dei consiglieri di opposizione (Iosca, Mirarchi e Scorziello), la proposta di sospensione e rinvio ha trovato tra i banchi della maggioranza l’appoggio dell’Assessore Giovanni Mazza, dell’Assessore Mariano Vernieri e del consigliere Roberto Russo. Contrari il sindaco Capezzuto, il vice sindaco Capozzoli e i consiglieri Lanza e Saponara.

    «E’ stato un atto di buon senso e soprattutto di coraggio, che ha determinato la prima evidente spaccatura nella maggioranza granitica che fino ad oggi ha sostenuto il Sindaco Capezzuto» – ha affermato il consigliere di minoranza Adriano Cammarano alla nostra redazione – «Non è dato sapere ed, in verità, interessa poco, se si tratti di crisi profonda che investe l’intero operato dell’amministrazione comunale oppure si tratti di un atto estemporaneo destinato ad esaurire nell’immediato i suoi effetti. L’aspetto rilevante è che per la prima volta da otto anni a questa parte, sulla base di una legittima richiesta dell’opposizione, alcuni consiglieri di maggioranza abbiano concorso ad affermare il principio che i regolamenti comunali, che riguardano tutti, cittadini, maggioranze e minoranze politiche di oggi e di domani, debbano avere la più ampia condivisione possibile e non essere come sempre accaduto, un atto d’imperio di chi governa contro chi è governato», ha concluso il consigliere di minoranza.

    Ora la palla passa di nuovo alla maggioranza, che ha già convocato per il 21 maggio prossimo un nuovo Consiglio Comunale con all’ordine del giorno proprio l’approvazione dei contestati regolamenti. La battaglia continua. Come finirà?

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