Ponte Barizzo. Rapina in villetta, al vaglio degli inquirenti le registrazioni delle telecamere di sorveglianza. Arrestato uno della banda

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    Una notte da incubo, difficile da dimenticare. L’ennesimo furto messo a segno da una banda di stranieri.

    4 furti in poco meno di 15 giorni nella stessa zona, è un record preoccupante!

    Vittime dei ladri, probabilmente originari di Paesi dell’Est, una giovane coppietta in un’abitazione sita in località Ponte Barizzo di Capaccio Scalo.

    Il fatto è accaduto due notti fa.

    Erano le 3.30 della notte tra venerdì e sabato. Marito e moglie stanno dormendo nella propria camera da letto in un appartamento di Ponte Barizzo. La giovane moglie, in stato interessante, destata da strani rumori, nota nella propria camera da letto, al buio, la sagoma di un uomo intento a cercare qualcosa tra i comodini e gli indumenti in camera. Conservando sangue freddo, la donna non urla, ma con un colpo di tosse e un movimento nel letto fa capire al malintenzionato che si sta svegliando: questi capisce di essere stato scoperto e si da alla fuga, uscendo dalla camera da letto. Immediatamente la donna, al 4 mese di gravidanza, allerta il marito che dorme al suo fianco: l’uomo si sveglia e va immediatamente in perlustrazione per la casa, anche nel tentativo di tranquillizzare la moglie.

    «Pensavo fossero dei rumori provenienti dall’esterno: abitiamo vicino alla Statale 18, in prossimità di negozi e bar, ed è consueto ascoltare rumori di persone o di porte. Mai avrei pensato che vi fossero davvero i ladri in casa» – ci dice F.D.D. «Purtroppo giunto al piano terra mi sono accorto che la porta era stata forzata e che davvero stavamo subendo un furto. A quel punto non ho capito più nulla: mi sono diretto all’esterno della mia abitazione e ho scorto il ladro. Ho tentato di fermarlo e da lì è iniziata la colluttazione. Pochi secondi e sono giunti altri 3 uomini in aiuto del primo. Mi hanno strattonato, colpito e sono scappati», conclude F.D.D.

    Nel frattempo la giovane moglie ha già provato ad allertare le forze dell’ordine, ma invano. Sulla vicenda ora indagano i carabinieri della caserma di Capaccio Scalo, agli ordini del maresciallo Rosario Cavallo. Solo il giorno seguente, i gendarmi del comando di Agropoli agli ordini del capitano Raffaele Annicchiarico hanno proceduto con tutti i sopralluoghi del caso e con rilievi tecnici per la ricerca di impronte ed altri elementi utili alle indagini. I quattro malviventi, da quanto avrebbero riferito le vittime, hanno agito a volto coperto.

    Secondo gli inquirenti dovrebbe trattarsi di una vera e propria banda organizzata, dei professionisti insomma che in pochi secondi sono riusciti a manomettere una porta blindata. Obiettivo del furto probabilmente l’auto parcheggiata nello spiazzale, tanto che i ladri si sono diretti subito in camera da letto, alla ricerca delle chiavi e non hanno rubato nulla in casa, nè tv, né gioielli: solo un cellulare in camera da letto che poi hanno abbandonato sul divano al piano terra. Tutta la scena della triste vicenda è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza: i filmati dimostrano, tra l’altro, l’inquietante freddezza dei ladri, con uno dei banditi, nascosto da una calza di nylon sul volto, che si volta verso le telecamere mostrando il dito medio della mano in segno di sfida e scherno!

    I banditi hanno anche cercato di manomettere il sistema di videosorveglianza e, ritenendo che il sistema registrasse su una memory card prelevabile, hanno tentato, inutilmente, di trovarla e sottrarla. Ma il sistema, di ultima generazione, ha “retto” al tentativo di scassinamento perpetrato ed ha registrato interessanti momenti del colpo tentato, attualmente al vaglio degli inquirenti.

    Il ladro, prima di essere scoperto, è riuscito a prelevare il portafoglio del trentenne F.D.D. contenente qualche centinaio di euro e delle carte di credito, prontamente bloccate.

    Aggiornamento ore 15.40

    I Carabinieri, ieri sera, hanno arrestato uno dei malviventi autore del tentativo di rapina, a bordo dell’auto, un’Audi A6 utilizzata per il colpo. Era nel casertano ed a bordo dell’auto è stata rinvenuta un’arma.

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