Si è svolto sabato 21 Aprile il tanto atteso convegno “Promozione della Legalità” tenutosi a Palazzo Spinelli ad Albanella e che ha visto la presenza, tra i relatori, di don Luigi Merola, parroco di Napoli noto per le sue battaglie anticamorra che lo costringono da 8 anni ormai a vivere costantemente scortato da quelli che egli ama definire “i miei Angeli Custodi“.
Il convegno, di stretta attualità purtroppo in un territorio come la Piana del Sele martoriato nel passato ed ancora oggi dalla criminalità organizzata, è stato pensato e organizzato dall’Istituto Professionale “Aldo Moro” di Albanella, grazie in particolar modo alla tenacia della direttrice scolastica dell’istituto, prof.ssa Antonella D’Angelo, ideatrice dell’iniziativa.
Sala gremita a Palazzo Spinelli. Tantissimi giovani, i docenti dell’Istituto e molti cittadini Albanellesi, accorsi anche per ascoltare l’intervento di don Luigi Merola.
Dopo i saluti e la presentazione d’apertura della prof.ssa D’Angelo, che ha introdotto “l’illustre ospite” ricordando le opere meritorie e coraggiose del prelato nei suoi anni di “audace” sacerdozio nei quartieri più difficili di Napoli, è stato il momento del Sindaco Giuseppe Capezzuto che intervenendo ha ringraziato a nome della comunità Albanellese don Luigi Merola per la sua presenza (è la prima volta ad Albanella), ancora più preziosa se si considerano le difficoltà dei suoi spostamenti, che devono avvenire sempre tra mille attenzioni e ovviamente con scorta al seguito. Il Sindaco per rimarcare l’importanza di un simile convegno proprio nel territorio Albanellese,
ha ricordato ai giovani presenti gli anni della latitanza ad Albanella di Raffaele Cutolo, boss della Nuova Camorra Organizzata, riportando alla memoria gli attimi della cattura, avvenuta il giorno di Santa Sofia (patrona di Albanella), il 15 maggio del 1979 in un casolare delle campagne di Bosco, proprio a due passi dall’abitazione del Sindaco, allora bambino.
Da quel momento, ha concluso il Sindaco «Per molti anni Albanella è stata associata a questa vicenda…ed alcuni giovani, per fortuna pochi, di quella generazione furono rovinati dai cattivi esempi…Ma per fortuna nel tempo ci siamo scrollati di dosso questa macchia grazie al lavoro delle forze dell’ordine, ai parroci, alle istituzioni politiche e scolastiche».
Ma l’attenzione della giornata è stata senz’altro calamitata dall’intervento di don Luigi Merola, il “parroco anticamorra”, come è stato definito per le sue coraggiose battaglie contro la più feroce criminalità organizzata.
Matinella.it vi propone in esclusiva la differita integrale del Convegno
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