“Promozione della Legalità”: don Luigi Merola, il “prete anticamorra”, sabato ad Albanella

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    L'Istituto Professionale "Aldo Moro" di Albanella

    Ci sarà anche don Luigi Merola, parroco napoletano, noto per le sue battaglie contro la Camorra e per questo da diversi anni sotto scorta, al Convegno “PROMOZIONE DELLA LEGALITÀ” organizzato questo fine settimana ad Albanella.i

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    SABATO 21 APRILE, alle ore 10:00, presso PALAZZO SPINELLI ad Albanella, si terrà un incontro dal titolo “Promozione della Legalità” organizzato dall’Istituto Professionale “Aldo Moro” di Albanella e a cui parteciperà anche il Comune di Albanella. Oltre alla presenza di alunni e docenti, al meeting prenderanno parte il Sindaco, Giuseppe Capezzuto, il Dirigente Scolastico Giovanni Giordano e, appunto, il parroco don Luigi Merola, prete di frontiera, definito il “parroco anticamorra” per le sue note battaglie contro la criminalità organizzata.i

    CHI È DON LUIGI MEROLA

    Nato a Villaricca (NA) il 1972, don Luigi fin dai primi anni di servizio sacerdotale si è distinto per la ventata di novità che ha portato ovunque abbia servito e per l’attivismo che ha contraddistinto il suo operato nei quartieri più difficili di Napoli e provincia. Apprezzato dalla gente per i suoi numerosi atti di sensibilizzazione verso i ragazzi e gli abitanti dei quartieri di Napoli, sale alla ribalta nazionale per le sue battaglie contro l’usura e la criminalità organizzata. Per tutti a Napoli e un pò ovunque, diventa il “parroco anticamorra“, colui che per adempiere alla sua missione evangelica – che porta avanti anche nei meandri più difficili dei quartieri – non si tira indietro nemmeno quando c’è da combattere a viso aperto la criminalità organizzata: diviene presto l’emblema di una città che “non ci sta” a soccombere, l’umile eroe di una popolazione che piano piano dietro il suo esempio, si ribella.

    Parroco in uno dei quartieri più difficili e ghettizzati di Napoli, Forcella, destano clamore – per la singolarità e la tenacia – i suoi continui atti di ribellione al muro d’omertà e d’inerzia civile e istituzionale: come quando per esempio decide di smantellare le telecamere di “videosorveglianza” che la camorra aveva fatto installare nei quartieri per tenere sotto controllo la zona; o come quando per sgominare il quotidiano traffico di stupefacenti, fatale soprattutto per molti giovani, non ha alcuna remora a filmare e documentare lo spaccio di droga dei malavitosi nei quartieri di Napoli, denunciando poi l’accaduto e consegnando i filmati alla Polizia. Ma è l’anno successivo che don Luigi entra definitivamente nel pericoloso “mirino” della Camorra quando, durante l’omelia per i funerali della piccola Annalisa Durante – assassinata per caso durante un agguato camorristico – lancia un coraggioso j’accuse contro la camorra napoletana, scagliandosi apertamente contro i capi mandamento della malavita del noto quartiere. Ricevute minacce di morte, gli viene assegnata una scorta che ancora oggi lo accompagna in ogni suo spostamento.

    don Luigi Merola

    A dispetto di ciò continua la sua missione di moralità e carità cristiana su due fronti: l’assistenza ai più bisognosi ed ai suoi parrocchiani – non mancando mai ai suoi “doveri” di parroco, nonostante la situazione – e la sensibilizzazione della popolazione contro la criminalità. Per le sue battaglie e l’esperienza conquistata sul campo della lotta alle mafie, viene nominato consulente della Commissione Parlamentare Antimafia (dove presta il suo incarico a titolo gratuito). Fonda e presiede la Fondazione ‘A voce d’e creature” che ha come obiettivo il recupero e l’inserimento sociale dei ragazzi a rischio. Crea oratori e centri di aggregazione dove si organizzano doposcuola, recupero scolastico, lezioni di teatro, corsi di informatica, di musica, di ballo, di formazione e lavoro, coinvolgendo nelle molteplici attività centinaia di giovani ed adulti. E’ questo l’atto di ribellione più grande: il riscatto di intere generazioni emarginate o con difficoltà!

    Oggi, dopo aver collaborato con il Ministero dell’Istruzione a progetti di educazione alla legalità, nonostante le perduranti minacce della criminalità organizzata e nonostante la fama suo malgrado conquistata, continua “con umiltà” la sua missione di Parroco in una Chiesa di Napoli, girando nei ritagli di tempo le scuole d’Italia per diffondere il suo progetto di legalità fra i giovani.

    All’Istituto Professionale “Aldo Moro”, ai suoi studenti, ai suoi docenti e ai suoi dirigenti, il merito di aver organizzato un convegno di tale importanza e di aver ottenuto la presenza di un grandissimo uomo, un ragazzo, un parroco, fulgido esempio di moralità, interprete coraggioso e moderno della missione evangelica della Chiesa Cristiana.

    La cittadinanza è invitata tutta a partecipare.

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    Matinella.it filmerà il Convegno che sarà successivamente proiettato su questo sito.

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