Il Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno avrà l’ultima parola sul concorso per i Vigili Urbani di Albanella.
Come si paventava nelle scorse settimane, all’indomani delle polemiche sollevate dall’esclusione dal bando dei cittadini “extra albanellesi”, sarà un tribunale a decidere sulla validità del concorso di Vigili Urbani svoltosi alla fine del 2011 ad Albanella. Contestata, da alcuni candidati esclusi, la legittimità del bando proprio nella parte in cui riservava la partecipazione solo ai cittadini residenti nel Comune di Albanella.
Ad impugnare il bando, pare, due giovani che hanno deciso di adire il Tar di Salerno dopo che la loro partecipazione al concorso era stata preclusa dalla contestata clausola “residenziale”. Chiesta in via cautelativa la sospensione delle graduatorie oltre che l’invalidamento del concorso.
Il ricorso, presentato il 20 febbraio, è stato assegnato alla II Sezione del TAR salernitano con numero di ruolo 248/2012 e non è stata ancora decisa la data della prima udienza. Contrariamente a quanto affermato da alcuni giornali e media, infatti, nessuna sospensione sarebbe stata decretata dal TAR campano che deve ancora fissare l’udienza camerale per la delibazione dell’istanza cautelare incidentale altresì presentata dai ricorrenti (richiesta di sospensione del concorso, atto preventivo e cautelativo rispetto alla discussione nel merito del ricorso che avverrà successivamente).
Il Sindaco di Albanella, Giuseppe Capezzuto, si mostra sorpreso: «Ho appreso inizialmente la notizia del ricorso dagli organi di stampa. Tra l’altro sono state date notizie purtroppo fuorvianti: non c’è stata alcuna sospensione del concorso, visto che il ricorso è stato presentato solo il 20 febbraio scorso e non è stata decisa neppure la data dell’udienza. Nei prossimi giorni ci costituiremo in giudizio, ma almeno dovremo conoscere la data ufficiale dell’udienza camerale» – afferma il primo cittadino raggiunto al telefono – «Siamo tranquilli, abbiamo fatto tutto nella massima trasparenza e nel rigore delle leggi vigenti: se la legge è sbagliata dovrà essere la Corte Costituzionale a dichiararla illegittima. Noi ci siamo limitati ad applicarla», ha continuato il Sindaco che poi ha precisato: «comprendo la delusione, in questo momento di grande emergenza lavorativa, dei giovani che non hanno potuto partecipare al bando non risiedendo ad Albanella. Ma per precise esigenze e per le mansioni richieste, abbiamo voluto e dovuto dare la precedenza ai giovani del nostro territorio».
Ha concluso il primo cittadino che poi, alla nostra domanda di specificare meglio quali fossero i motivi che hanno portato alla restrizione del bando ai soli cittadini albanellesi, ha chiarito: «abbiamo indetto questo bando per venire incontro a delle esigenze del corpo di polizia municipale, con assunzioni che sono limitate nel tempo perché così costretti dal rigore del Patto di Stabilità. Si tratta di un fabbisogno di personale necessario per far fronte a una carenza di organico atavica, che si è fatta emergenziale ora, e a cui eravamo, ahinoi, ancorati per l’impossibilità di poter effettuare assunzioni». La legge 133/2008 infatti vieta assunzioni per quei Comuni sottoposti al Patto di Stabilità interno, ma ora alcune recenti interpretazioni giurispudenziali ammettono la possibilità per i comuni virtuosi che abbiano rispettato il Patto di Stabilità di poter assumere, anche se nel rispetto di precisi parametri finanziari e contrattuali: «La tipologia di lavoro prevede sia il servizio di reperibilità, sia la pronta e immediata sostituzione all’occorrenza del personale assente, sia la conoscenza dettagliata del territorio. Queste condizioni ci hanno spinto a preferire cittadini residenti che, essendo sul territorio e conoscendolo bene, saranno subito operativi». Facciamo notare che la cosa all’esterno può apparire come una “furbata” per operare un raggiro delle leggi sui pubblici concorsi, ma il Sindaco subito obietta: «Non c’è in atto alcuna “furbata”, né raggiri della legge. Riteniamo di aver operato secondo il diritto attualmente vigente, in ossequio alle modifiche apportate dal legislatore alle norme sull’assunzione di personale nella p.a. e di cui evidentemente non tutti sono a conoscenza».
Il riferimento è al novellato Testo Unico sul Pubblico Impiego (Decreto Legislativo 165/2001) e all’articolo 35 comma 5 ter – modificato da una legge del 2009 (D.Lgs. 150/2009). Una disposizione che, secondo l’amministrazione, darebbe la facoltà all’ente di limitare l’accesso al concorso ai soli residenti nel comune, sempre che tuttavia il requisito della “residenza” sia strumentale al tipo di servizio richiesto nel bando: «Questa tipologia di reclutamento nella p.a. con bandi limitati ai soli residenti è molto diffusa» – ha concluso Capezzuto – «Anche il Comune di Albenga, per citare il primo che mi viene in mente, ha bandito una serie di posti come agenti di polizia municipale limitando l’accesso ai soli residenti. Stesso sistema ha utilizzato per l’assunzione di un ingegnere per l’Ufficio Tecnico Comunale, quest’ultimo addirittura con contratto a tempo indeterminato! Lo stesso ha fatto il Comune di Pisciotta ed altri comuni limitrofi a noi. Dunque è una prassi diffusa e nient’affatto abnorme».
Sta di fatto che sulla legittimità del concorso bandito il 5 dicembre scorso e conclusosi il 22 dicembre con la pubblicazione della graduatoria finale degli aventi diritto, sarà chiamato ora ad esprimersi il TAR di Salerno. Comprensibile il disappunto di quanti, in graduatoria, ritenevano prossima un’assunzione, seppure a tempo determinato. Vi sarà con ogni probabilità un prolungamento delle loro attese. Il bando, è opportuno ricordarlo, era finalizzato alla formazione di una graduatoria triennale da utilizzarsi per “eventuali assunzioni” di agenti di polizia municipale a tempo determinato e con orario part time. Nei progetti del Comune l’intenzione di prelevare, in base alle esigenze stagionali del territorio, i primi 3 in graduatoria (contrattualizzati per tre mesi) per l’anno 2011/2012 e successivamente, a scalare, i restanti classificatisi seguendo l’ordine della graduatoria, da contrattualizzare sempre per tre mesi alcuni per la fine del 2012 e altri per il 2013.
Il concorso, svoltosi con la prova orale del 22 dicembre 2011 per 22 candidati ammessi (su 31 domande presentate), si era concluso con la successiva pubblicazione della graduatoria finale.
Ma sulla validità di questo bando ora saranno i giudici a scrivere la “sentenza” definitiva.
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