Formaldeide: un killer in casa che pochi conoscono!

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    La formaldeide, sostanza cancerogena

    Legambiente e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro lanciano l’allarme: la formaldeide è uno dei cancerogeni più letali per l’uomo!

    Dopo nuovi studi analitici condotti su alcuni lavoratori a contatto con la formaldeide, l’AIRC classifica la formaldeide come un “cancerogeno certo”, tra i più letali per l’uomo (per inalazione o ingestione).

    Questo lo sconcertante risultato di alcune indagini scientifiche rese pubbliche alcune settimane fa.i

    Ma cos’è la formaldeide?

    E’ un composto organico appartenente alla vasta famiglia degli aldeidi, presente sia in forma gassosa (a temperatura ambiente) che liquida (con trattamenti chimici). Molto utilizzata nell’industria (anche alimentare), solo recentemente – come spesso purtroppo accade – è stata scoperta la sua tossicità. All’olfatto si presenta con odore forte e pungente, a volte irritante per occhi, naso, gola e polmoni. Nonostante la nocività, tuttavia, il legislatore italiano tarda a riformare la normativa che, tranne per alcune sporadiche norme per pochi prodotti, continua ad ammetterne l’uso indiscriminato nella produzione di svariati beni.

    A preoccupare oggi gli studiosi il fatto che mentre la scienza scopriva gli effetti dannosi sulla salute dell’uomo, la formaldeide viveva il suo massimo “periodo di diffusione” proprio grazie all’assenza di disposizioni che ne hanno consentito l’uso in molti prodotti. La sua eccezionale caratteristica battericida, la sua solubilità e la capacità reattiva con altre sostanze, infatti, hanno sicuramente favorito la diffusione dell’utilizzo della formaldeide nell’industria: da anni è adoperata in forma liquida per la disinfezione/disinfestazione di ambienti, strumenti e prodotti, per la produzione di disinfettanti per uso domestico, per la conservazione di materiale biologico in ambito medico-ospedaliero. Ma è soprattutto il suo utilizzo per la conservazione degli alimenti, che desta maggiore allarme. Percentuali di formaldeide si possono trovare negli alimenti che subiscono processi di conservazione o disinfezione: il suo uso viene consentito anche come conservante alimentare in alcuni cibi, dove viene immesso come “additivo” e la sigla di “conservante E240” (occhio all’etichetta).

    Prodotti per la casa, deodoranti per ambienti, materiale per costruzioni, mobili, parquet: molte aziende sono presenti oggi sul mercato con prodotti e materiali per costruzioni ecologici

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    La formaldeide è presente in molti prodotti casalinghi. L’industria ne fa largo uso per la fabbricazione di colle, resine, solventi, vernici, tessuti, per la produzione di detergenti, saponi, detersivi per piatti e indumenti, per la produzione dei cosmetici (prodotti per le unghie, lozioni per capelli, fondo tinta, creme, mascara, colluttori), per la produzione di deodoranti e disinfettanti. E’ spesso presente negli imballaggi, nella colla usata nel cartone pressato o nel cartone utilizzato per il rivestimento di libri, riviste, giornali; negli inchiostri e in alcune confezioni per alimenti (in genere, carta per alimenti, cartone e imballaggi provenienti da legno riciclato; in taluni casi anche lattine). Una delle principali cause di produzione di inquinamento da formaldeide casalinga è tuttavia legata alle suppellettili: questo pericoloso composto viene infatti rilasciato da alcune suppellettili (soprattutto quando nuove di zecca) in legno pressato, dai mobili in truciolato, compensato o comunque multistrato, da alcune suppellettili in materiale composito a media densità di fibra (MDF) ed in generale da tutti i mobili sui quali vengono utilizzate colle e solventi con formaldeide. Anche alcuni tipi di parquet sono causa di rilascio nell’aria di formaldeide. La formaldeide è usata altresì per l’isolamento di materiali, sotto forma di schiuma isolante (UFFI).

    COME DIFENDERCI

    Proprio a causa della sua presenza in una moltitudine di prodotti, la formaldeide è considerata oggi l’inquinante “casalingo” più pericoloso.

    Considerata la normativa italiana, eccessivamente permissiva sull’uso industriale della formaldeide (c’è da registrarsi solo una più restrittiva misura per l’uso nel legno truciolare, che non può superare determinate dosi), l’unica difesa per l’uomo è la giusta informazione.

    Legambiente da tempo promuove una campagna informativa per evitare il contatto con questo pericolosissimo inquinante, soprattutto in casa. Ecco i principali consigli:

    – Ventilare spesso i locali di casa, per evitare l’accumulo nelle stanze di formaldeide sprigionata dall’uso di detergenti, solventi, colle, mobili, ecc.

    – Adornare la propria abitazione con piante d’appartamento: la loro presenza riduce la quantità di inquinamento.

    – Utilizzare, quando si cucina, la cappa di aspirazione ed arieggiare i locali dopo aver cucinato.

    – Preferire mobili, parquet, vernici, solventi e colle per tappezzerie e mobili con l’etichetta Ecolabel (marchio convenzionale ecologico). Da evitare mobili di cartone pressato, in truciolare o con materiale multistrato e composito: se per necessità siete costretti ad acquistarli, esponeteli per qualche giorno all’aria aperta, prima di introdurli e sistemarli in casa.

    A destra il marchio E1 (basso contenuto di formaldeide). A sinistra l'Ecolabel: garantisce che il prodotto è ecologico

    – Preferire sempre mobili in legno massello (anche se costano di più) e in generale mobili contrassegnati con la classificazione E1 (a bassa emissione di formaldeide) o FF (senza formaldeide).

    – Se andate ad abitare in una casa mobiliata con suppellettili trattate con formaldeide, arieggiate per qualche giorno i locali oppure arieggiate la mobilia lasciandola per qualche giorno all’aperto, se possibile: il rilascio di formaldeide nell’aria è progressivo (in altissime percentuali quando i mobili sono nuovi), andando via via diminuendo col tempo (dopo due anni gran parte delle sostanze nocive sono state già rilasciate: ecco perché se dovete acquistare mobili in cartone pressato, truciolare o multistrato, preferite quelli usati).

    – Occhio ai cosmetici e ai deodoranti, soprattutto quelli per ambienti: la maggior parte contengono terpeni, sostanze che combinandosi con l’aria danno origine a formaldeide. Per l’igiene personale preferibile usare cosmetici con l’etichetta di garanzia europea Ecolabel.

    – Nella costruzione o nella ristrutturazione delle case, utilizzate sempre materiali naturali.

      La tutela della nostra salute passa attraverso comportamenti virtuosi: un’oculata scelta di ciò che acquistiamo, con attenzione privilegiata verso prodotti ecocompatibili. Basta scegliere con intelligenza e leggere qualche etichetta!

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      Fonte: Legambiente

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