Omicidio Tomasino-Lamberti, colpo di scena, fermati due uomini

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    Mario Ciro Marsico, 44 anni di Capaccio

    Colpo di scena nelle indagini sull’omicidio avvenuto l’altro pomeriggio in via Fravita di Albanella e nel quale hanno perso la vita Armando Tomasino e Maria Francesca Lamberti, entrambi uccisi con efferatezza da un’arma da taglio.

    Secondo le ultime informazioni sono stati fermati i due individui, un uomo di Capaccio, Mario Ciro Marsico, 44 anni già con precedenti penali alle spalle, ed un extracomunitario H.R. di 24 anni anch’egli residente a Capaccio.

    Entrambi i fermati apparterrebbero al medesimo mondo lavorativo del Tomasino, pertanto si rafforza l’ipotesi di un regolamento di conti.

    Le cause dell’efferato delitto potrebbero quindi essere legate al mondo lavorativo di Tomasino: una partita di ferro o rame non pagata? Non ci sono certezze al momento, se non che da questa notte i due soggetti sottoposti a fermo sono rinchiusi presso la casa circondariale di Fuorni. Un terzo fermato, sarebbe stato ascoltato per diverse ore nella giornata del 4 gennaio ma poi rilasciato.

    Armando Tomasino e Maria Francesca Lamberti

    Secondo indiscrezioni, i due sarebbero stati prima ascoltati dagli inquirenti e poi rilasciati. Ma la loro testimonianza evidentemente non avrebbe convinto gli investigatori.

    Al momento le indagini, condotte dai sostituti D.ssa Rosa Volpe e D.ssa Maria Chiara Minerva, della Dda di Salerno – e alle quali hanno preso parte i carabinieri della compagnia del nucleo operativo di Salerno coordinati da Francesco Meronedi con la compagnia di Agropoli comandata dal capitano Raffaele Annicchiarico e l’ausilio sul posto degli uomini della Caserma Carabinieri di Matinella coordinata dal M.llo De Cesare – procedono per verificare se sono stati solo i due ad uccidere o vi siano altre persone coinvolte.

    In paese descrivono i due fermati come due individui incapaci di aver potuto commettere un reato così crudele. Il Marsico, sarebbe originario di Albanella soprannominato “percuoco” un pò alla bonaccione ma altri lo definiscono come una figura estremamente irascibile.

    Il marocchino, H.R. residente a Capaccio, anch’egli qualche tempo fa risiedeva nel comune di Albanella, viene descritto come un giovane lavoratore, taciturno e tranquillo. Nella sua vita, una triste vicenda, la perdita di un figlio pochi mesi dopo la nascita per una malformazione cranica.

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    Ultimo aggiornamento: 6 gennaio ore 03.10

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