Canoa, Rafting e Kayak, sport estremi che fanno gruppo.
Abbiamo sentito parlare spesso di sport estremi come quello della risalita/discesa dei fiumi, sport che a sentirne parlare ci fanno venire i brividi, ma parlando con alcuni amici che da anni praticano attivamente questa disciplina abbiamo capito, anzi, ci hanno trasmesso che è un altro modo di vivere la natura, conoscerla e perchè no, a volte sfidarla. ASD Campania Adventure è un’associazione che da anni si cimenta in questo sport e a farne parte, nel direttivo esecutivo, anche un “pezzo” di Matinella.
Ho incontrato Domenico, amico d’infanzia, che mi ha traghettato tra i flutti dei fiumi Calore, Sele e Tangro ed a cui ho posto alcune domande.
D. Domenico, ( Mimmo Inglese) che cos’è ASD Campania Adventure
R. L’ASD Campania Adventure nasce a Postiglione un anno e mezzo fa da un gruppo di amici appassionati di attività outdoor, dalla canoa fluviale, al rafting, dall’arrampicata al trekking. L’idea nasce da un gruppo di amici legati dalla passione per le attività fluviali principalmente e dalla voglia di vivere insieme avventure all’aria aperta. La Trekking&Paddles (www.tpescursioni.it) di Giulia De Sario di Controne fa da sponsor all’ASD e fornisce a titolo gratuito o con convenzioni corsii ed attività.
Nell’associazione sono entrati a far parte diversi ragazzi del comune di Albanella, tra cui Io come dirigente tecnico, Stefano Iannoto, Gerardo Tomasino, Adriano Galdi, Antonello Pellegrino e Caterina Montano come soci semplici.
D. Quindi l’ASD Campania Adventure visto il bacino di partecipazione extra-comunale, vanterà una bella partecipazione.
R. Nel primo anno, sarà stata la novità e forse il timore che questo sport fosse difficile, le adesioni non sono state tante però, già nel 2011 l’associazione ha fatto 100 iscritti.
D. Cos’è “I fiumi dei Briganti” – Memorial Marco D’Amato.
R. Ogni anno l’ASD in collaborazione con i comuni cilentani organizza il Raduno “I fiumi dei Briganti” – Memorial Marco D’amato. Il raduno diviene un modo per far conoscere le bellezze del territorio cilentano e del Sud Italia al mondo canoistico. In questo periodo i nostri fiumi hanno l’acqua giusta per poter essere navigati e le temperature non risultano essere un deterrente per chi, venendo dal nord italia o da germania, è abituato ad inverni più gelidi.
Marco D’Amato è stato uno dei primi canoisti del gruppo campano, prematuramente scomparso a causa di un cancro. Negli anni in cui è sceso in fiume è riuscito a trasmettere la sua passione a molti giovani, che ancora oggi sono in acqua e che sono fra i soci fondatori della Campania Adventure.
D. Quindi, uno sport estremo, una visione della natura da altri punti di vista, uno sport sicuramente che consiglieresti. Perchè?
R. L’attività della canoa avvicina i giovani a un modo diverso di vivere il fiume. Permette di sviluppare la propria individualità, legata al fatto che si impara a controllare la propria imbarcazione, all’interno di un gruppo, perchè le discese in fiume vanno fatte almeno in 3 persone, mai in solitaria.
Cosa vuoi dire a chi sta leggendo questa intervista, perchè invitarli a partecipare e a toccare con mano la natura dei fiumi.
L’invito è quello di provare una nuova esperienza: di vivere per un giorno l’emozione della vita in fiume, dalla pagaia al momento conviviale della forchetta, solo in questo modo si riesce ad entrare a pieno titolo nello spirito canoistico che lega con un filo sottile le diverse anime.
D. Avete programmi per il futuro, alla scoperta di nuovi fiumi?
R. Bhe, si, il team campania adventure partirà per una spedizione in Patagonia ( Cile) a novembre 2012.
D. Davvero un esperienza da fare, ti ringrazio per l’intervista ed in bocca al lupo per il Memorial.
R. Grazie a te, crepi il lupo. Ti terrò aggiornato.
Alcune Foto:
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