Arriva l’ADSL supersonica di Google!

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    Anche in Europa la connessione ultraveloce voluta ed ideata dai “Google Guys”.

    È la Google Fiber, l’ADSL su fibra ottica superveloce, sperimentata negli USA dall’azienda californiana: la connessione telematica “ultra high speed”, “100 volte più veloce di qualsiasi connessione attualmente presente al mondo”!

    I "Googleguys", i ragazzi terribili di Google. Ai lati Sergey Brin e Larry Page, inventori di Google. Al centro Eric Schmidt, presidente Google. Brin e Page (entrambi del 1973) inventarono Google poco più che ventenni!

    Think big with a gig”

    (Pensa in grande con un gigabit).

    Fu questo il messaggio futuristico lanciato quasi due anni fa sul googleblog. Google annunciava al mondo che l’era favolistica di Matrix non era più solo un sogno fantastico!

    Siamo nel 2009 e l’azienda di Mountain View aveva appena iniziato a sviluppare una nuova tecnologia di connessione, destinata a cambiare il mondo delle telecomunicazioni: connettersi alla velocità di 1 gigabit al secondo, ovvero centinaia di volte più velocemente delle tecnologie di connessione attualmente disponibili!

    Da quel momento passi in avanti ne sono stati fatti nello sviluppo di questa annunciata tecnologia dalle potenzialità sensazionali.

    Ora trapela una notizia bomba dalla Francia. Un dirigente di Google si sarebbe fatto scappare quello che doveva restare un segreto ancora per un po’: Google starebbe pensando di sbarcare con la sua super rete in fibra in Europa, prima ancora di completare la diffusione del nuovo cablaggio negli USA!

    Il Googleplex, la sede della Google a Mountain View, in California

    Si tratterebbe di una notizia “devastante” per gli altri provider concorrenti: Google a capo di un mega progetto europeo per creare un network di connessione superveloce?

    Ma di cosa si tratta? Cos’è la Google Fiber?

    Si tratta di un genere di connessione che si basa su una avanzatissima tecnologia di fibre ottiche, denominate “Fiber To The Home” (FTTH) in grado di garantire una velocità di connessione stratosferica, rispetto a quella attualmente solo “sperata” in Europa: connessioni a 1 Gbps, rispetto per esempio ai 30 Mbps che i paesi più all’avanguardia dell’Unione garantiscono in media come velocità di connessione! Anni luce indietro, insomma!

    Per fare un esempio, con una connessione a 1 gigabit per secondo è possibile scaricare un film in HD in 3-4 minuti! Inviare una mail grande quanto la Divina Commedia in pochi secondi! Scaricare un album discografico in un clic!

    Think big with a gig: our experimental fiber network (Pensa in grande con un gigabit: la nostra rete in fibra sperimentale). Nel 2010 il più noto motore di ricerca al mondo annunciò di aver terminato lo sviluppo della Google Fiber e che avrebbe sperimentato il nuovo cablaggio in una piccola comunità, per testarne il funzionamento. Il test fu effettuato alla Stanford University, in California, poco distante dal Googleplex, il quartier generale di Google nella città di Mountain View (Contea di Santa Clara – California): connessi con la nuova rete in super fibra circa un migliaio di abitazioni di professori e studenti presenti nel campus. E la velocità di connessione del nuovo super network è stata effettivamente quella promessa (1 gigabit al secondo).

    La presentazione del progetto Google Fiber negli USA

    Il passo successivo per sviluppare definitivamente il network era il test in una città medio-grande, ora. Ma quale città?

    Google lanciò un vero e proprio “bando pubblico”: la nuova tecnologia a chi avrebbe offerto le condizioni migliori (non economiche, badate bene!). L’America letteralmente impazzì! Migliaia di città statunitensi si offrirono come “cavie” di questa sperimentazione, anelando tutte all’ambito cablaggio in fibra ottica! Una città, Topeka, arrivò addirittura a cambiare il proprio nome in Google City per convincere l’azienda californiana ad investire sul proprio territorio!

    Alla fine la scelta è caduta su Kansas City, comunità di quasi 200 mila abitanti: sarà la prima città al mondo cablata con l’ultra high-speed network.

    Dopo “l’assaggio” alla Stanford University, questo dovrebbe essere il vero debutto del sistema di connessione in una vera e propria città. I lavori di cablaggio a Kansas City sono già iniziati ed a buon punto: il network entrerà a pieno regime nel 2012. Si tratta di un investimento da miliardi di dollari che avrà evidentemente il suo immediato tornaconto non appena Google deciderà (se deciderà…) di “mettere sul mercato” la propria tecnologia di connessione, in grado di sbaragliare la concorrenza (anche grazie a “prezzi” per la connessione che si preannunciano tra i più bassi di sempre!). Ma è proprio questo il punto. Dopo Kansas City cosa succederà? Google diffonderà il suo sistema a tutte le città americane? Lo farà solo a richiesta? Diventerà, insomma, un nuovo provider di servizi di connessione?

    A sinistra, l'ingresso della Stanford University: il suo campus è grande quanto una città media italiana! A destra l'area interessata dal test

    È la domanda che in queste ore si stanno facendo tutti gli addetti ai lavori ed è il punto su cui s’è registrato il maggiore scetticismo: l’assenza di una vera strategia di diffusione globale del network come va interpretata?

    In verità è da tempo che Google non è più il semplice “motore di ricerca” di qualche anno fa, ormai. E’ il sito più cliccato al mondo. Dal 2010 ha invaso il mercato della telefonia mobile con il suo smartphone, Nexus One (marca HTC); ha poi inaugurato il suo social network Buzz; ed ora si avvia a diventare il più importante fornitore di network di connessione al mondo?

    Dalle parole espresse nel 2009 da Rick Whitt, responsabile media e telecomunicazioni di Google, al momento di presentare il progetto di sviluppo della Google Fiber, questo obiettivo sembrerebbe escluso: l’azienda non aveva alcuna intenzione “di entrare nel settore degli Internet Service Provider, né in quello della banda larga: questa è semplicemente una piccola spinta all’innovazione, un suggerimento per un particolare modello di business”.

    Un test di velocità di connessione

    E proprio il business sembrerebbe l’obiettivo dichiarato: l’avveniristica tecnologia – basata su una più elaborata generazione di applicazioni (fibre ottiche) in grado di garantire velocità di banda ora impossibili da raggiungere con le attuali tecniche adoperate – sarà in grado di consentire la diffusione sul web di nuove tecnologie e software; permetterebbe ad utenti e programmatori di fare cose che ad oggi sono inimmaginabili; garantirebbe servizi al cittadino, alle imprese, alle professioni, alle istituzioni, creando grandi opportunità non solo per il mondo del lavoro, dell’informatica e dell’ingegneria (immaginate cosa si può fare con una connessione che viaggia a 1 gigabit a secondo!), ma anche riscontri economici elevatissimi per chiunque intenda “sbarcare” sul web con la propria attività. E-commerce, pubblicità, eliminazione degli intermediari nella maggior parte delle transazioni, nuove job opportunities, minori costi per il cittadino: insomma tutti ci guadagnerebbero da un mondo web che va più veloce. Google compreso, che vedrebbe centuplicare i milioni di accessi al suo motore di ricerca, alla sua posta elettronica, al servizio di mappe ed informazione, con proventi (ricavati dalla pubblicità) alle stelle!

    Ma non è solo questo.

    La banda super veloce in fibra ottica di Google servirebbe per mandare un messaggio chiaro alle altre società di servizi di connessione: primo, che le nuove tecnologie consentono già oggi di costruire una super-fibra ottica capace di abbattere ogni barriera ai limiti di velocità di connessione (e Google ci è già riuscita…). Secondo, che è venuto il momento che i provider internet abbassino i loro prezzi, se non vogliono che Google entri sul mercato “stracciandoli” con la sua nuova tecnologia!

    Ora però il “quasi annuncio” francese rivolta un pò la questione…: Google Fiber sbarcherà presto in Europa!

    Parte anche per il vecchio continente la nuova era tecnologica e Google lancia l’idea favolistica.

    L’era di Matrix è veramente aperta!

    Fonte: Libero.it

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