La cura dell’ipertensione potrebbe arrivare dal pollo

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    Un gene che muta nei polli potrebbe aprire la via alla cura dell’ipertensione negli uomini. Lo studio

    Il gene sotto i riflettori degli scienziati è un mutante che causa anomalie renali e cecità nei polli. Questo stesso gene è quello che anche negli esseri umani predispone allo sviluppare l’ipertensione.
    La scoperta è stata fatta da un team di ricercatori scozzesi dell’Università di Abertay di Dundee (Uk) e del Ninewells Hospital di Dundee, insieme ai colleghi del Roslin Institute dell’Università di Edimburgo e dell’Università di Leeds.

    Dai risultati dello studio, pubblicati su Plos One, si scopre che un gene denominato GNB3, quando subisce una mutazione è causa sia di cecità che di anomalie renali nei polli. Tuttavia, nonostante esista un gene omologo nell’uomo, questo genere di ripercussioni non sono finora state osservate.
    «Questi polli potrebbero essere dei modelli animali utili per studiare l’azione del gene GNB3 nel rene per comprendere perché la variante umana predisponga gli individui all’ipertensione. Questa scoperta potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci contro l’ipertensione per gli esseri umani geneticamente predisposti», commenta il dottor Doug Lester dell’Università di Abertay.

    I tassi d’incidenza dell’ipertensione sono in costante aumento. Complici forse lo stile di vita errato, lo stress sempre più pressante, la malattia miete sempre più vittime. In questo conteso diventa fondamentale la prevenzione, per esempio facendo movimento e seguendo una dieta corretta, suggeriscono gli scienziati – anche perché al momento non si conosce una cura. Tuttavia, per alcuni seguire uno stile di vita corretto potrebbe non bastare; è il caso questo delle predisposizioni genetiche. Ecco quindi che comprendere certi meccanismi genetici è importante per aprire nuove strade per trovare una possibile, quanto efficace, cura.

    fonte:La stampa

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