PERTOSA – Galeotto fu il libro, anzi il divin libro, l’atmosfera, il mistero, i sapori e l’ospitalità. Affascinata dal buio del fondo delle grotte, tra lo scintillio di stalattiti, la protezione del fiume e la magia della poesia dantesca la Venere nera ha deciso: è il luogo del suo sì per sempre.
Promessa o leggenda che sia, quella del feeling tra Naomi Campbell e le grotte dell’Angelo, luogo eletto dai gossip-media di mezzo mondo per il matrimonio con il magnate russo Vladimir Doronin, è esplosa la “Pertosamania”.
Boom di presenze, comitive di stranieri nel complesso speleologico antico 35 milioni di anni, prenotazioni per matrimoni o foto con il velo nel gran salone o nella sala delle spugne o almeno all’ingresso vicino all’altare di san Michele.
Da Luxor a Mosca alle grotte, la storia di Naomi e Pertosa nasce a maggio, quando la Venere nera sbarca a sorpresa nello scalo di Pontecagnano. Destinazione: l’Inferno di Dante, straordinaria forma speleoteatro nello scenario unico di stalattiti e stalagmiti che si riflettono nel fiume Negro. Lei, in incognito a dispetto delle note forme mozzafiato, sembra essere rimasta senza fiato di fronte allo spettacolo nelle viscere della terra, in barca con Caronte, guidata dal sommo Poeta a incontrare Beatrice e Virgilio, Farinata, il conte Ugolino, Ulisse, Paolo e Francesca.
A favore delle grotte come luogo del fatidico sì la protezione da click indiscreti garantita dall’ingresso nel fiume, la temperatura costante a 16 gradi per assicurare la tenuta del make up, Goran Bregovic per la colonna sonora dell’evento, che, guarda caso, sarà proprio a Pertosa il 25 agosto per il festival di musica etnica. E poi i ripetuti avvistamenti di un panfilo russo nel Cilento, l’ultimo attracco a Sapri pochi giorni fa con elicottero al seguito.
«La Campbell è legata a questo luogo – racconta Pasquale, una guida – perché ancora ragazzina nel 1992 partecipò ad una sfilata di moda di pellicce proprio nelle grotte».
La notizia del matrimonio, attribuita a giornali inglesi e riviste varie, è volata per finire sui tg nazionali, ma non è confermata da nessuno a Pertosa. Intanto il sito è diventato il luogo più trendy dell’estate. Comitive di italiani, pullman di spagnoli dal Cilento, un bus di tedeschi da Amalfi, tutti in fila, naso all’insù nell’antro in cui Dario Argento ha girato «Il fantasma dell’opera», con gli occhi sgranati ad ammirare il millimetrico stillicidio delle gocce, stupefatti dai «drappi» luccicanti creati nella roccia, presi dal gioco delle immagini cristallizzate nel carbonato di calcio tra meduse e elefanti, un battistero con baldacchino e perfino san Gennaro.
«Naomi? Non confermo né smentisco, questione di privacy – se la ride Francescantonio D’Orilia, presidente del Mida che gestisce il sito – però confermo: +20% di presenze e tante prenotazioni per i matrimoni. Speriamo di vedere la Venere nera con l’abito bianco, intanto per noi è un successo».
fonte:ilmattino
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