Si terrà dal 17 al 23 luglio a partire dalle ore 21.00, la mostra espositiva dei due emergenti artisti campani, Fernanda Quaglia, albanellese doc e Fabio Giocondo, agropolese. Due artisti che stanno affermando la loro visione artistica a livello nazionale ed internazionale.
Fernanda Quaglia è nata a Scandiano (RE) l’11 Luglio 1977 all’età di cinque anni si trasferisce ad Albanella (SA), paese d’origine dei genitori, dove tutt’ora lavora e vive.
Si diploma come grafico pubblicitario e fotografo presso l’Istituto Statale d’Arte di Salerno, dopo il quale si accosta alla pittura cominciando come autodidatta a dipingere soprattutto ritratti. Dal 2000 si occupa esclusivamente di pittura che diviene la sua principale attività lavorativa. Espone a Napoli, Firenze, Roma, Salerno. Reduce dal PREMIO QUARTISSIMO – Premio Nazionale d’Arte Contemporanea dal titolo “Paesaggi di guerra” dove di è aggiudico il primo posto e una personale presso il Centro Museale QuARTissimo nella città di Quartu Sant’Elena in Sardegna.
La sua espressione artistica ha come referente il realismo sociale dell’arte messicana, misto al surrealismo e all’illusionismo magrittiano. Nel realizzare le sue opere non segue un canone prestabilito: i soggetti dei suoi quadri scaturiscono dalle tele drappeggiate; dopo averle osservate l’artista dipinge ciò che i suoi occhi vi hanno visto; a volte le grinze stesse delle tele sono modellate per rappresentare qualcosa di prescelto.
L’artista compie un’azione di scomposizione dell’immagine, ne estrae gli elementi principali, i colori dominanti e li suddivide in quadrati inserendoli sulla tela seguendo un criterio “pseudo” realistico. Le linee introdotte danno forma alle cose, le avviluppano, configurano labirinti, sviluppando direzione e profondità all’immagine dipinta.
Il processo pittorico è simile al processo di scomposizione e analisi degli oggetti che il cervello umano compie ogni qualvolta osserva e analizza ciò che gli occhi vedono e inviano sotto forma di imput cerebrali.
Fabio Giocondo, nato ad Agropoli nel 1975 dove vive e lavora, dopo aver concluso gli studi con una laurea in sociologia, si dedica alla pittura e alla scultura a tempo pieno. Partecipa a diverse esposizioni collettive e personali a Roma, Milano, Napoli riscontrando interesse e consensi tra gli addetti ai lavori e non.
Così, Daniele Radini Tedeschi critico e storico dell’arte, descrive la sua opera:
<<Pare che la sintesi tra il Caravaggio e Bacon domini lo stile di Fabio Giocondo, pittore che sta attualmente emergendo con dimostrazioni di qualità espressiva e tecnica. Partendo da prototipi barocchi e caravaggeschi, Giocondo strizza, dilata, deforma e altera l’originaria composizione, giungendo a risultati di una mostruosa ed inquietante modernità. Le immagini, seppur nella loro smaterializzazione, trasmettono un’elevata carica drammatica. Tensione sanguinosa brutalità connotano spesso i suoi dipinti come in “Crocifissione”. Il merito è quindi quello della rilettura del classico; il modello non deve essere né copiato né distrutto, ma solamente infettato. La gamma cromatica è quella oscura del Seicento, lumi quelli radenti e violenti del Caravaggio>>
Nel corso della manifestazione si esibirà il musicista Luca RAgo con chitarra flamenca. L’evento è patrocinato dal Comune di Agropoli.
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