Eccellenza reverendissimo,
a conclusione del Suo, secondo me, tragico episcopato,Le pervengano, anche da parte mia, le più vive congratulazioni per le belle ed incisive parole da Lei professate in occasione della cerimonia funebre per il caro “Sindaco-pescatore” ed “Eroe moderno del Cilento” Angelo Vassallo.
Le dette affermazioni hanno consacrato Lei, Eccellenza, giustamente, alla ribalta nazionale, attraverso le più importanti testate giornalistiche del nostro Paese. Nel rinnovarLe la mia profonda condivisione dei contenuti della Sua Omelia, mi permetto di eccepire che solo gli uomini commettono tali efferati crimini. Le bestie no. E mi consenta ancora di stigmatizzare un passaggio molto importante della Sua pregevole Omelia.
Eccellenza, sull’argomento, vari Quotidiani, nazionali e non, hanno espressamente sottolineato che Lei, durante l’Omelia funebre, ha chiamato Angelo Vassallo .
Eccellenza, sembra, che la Sua ripetitiva affermazione: risulti in forte e stridente contrasto col contenzioso per cui Angelo Vassallo si era visto costretto a difendere l’Ente
Comune di Pollica da un’iniziativa legale dell’Ente Diocesi di Vallo della Lucania.
L’Ente Diocesi, infatti, attraverso Lei, amministratore pro-tempore, vantava, sembra insistentemente, la proprietà di un immobile che, al contrario, risultava nel comprensorio di Pollica, di esclusiva proprietà del Comune. Visto tutto ciò, non mi sembra che Lei – nei fatti – considerasse Angelo Vassallo il , prima che l’ignota e feroce mano dello squilibrato assassino ce lo portasse via. Non Le pare, Eccellenza? Come mai, Eccellenza, Lei nella qualità di amministratore dell’Ente Diocesi, vantava la proprietà dell’immobile in discorso, tanto da avviare in tal senso nientemeno che una causa contro il Comune di Pollica iscritta, presso il Tribunale di Vallo, al nr. 1076/’93 del R.G.? Eppure, Eccellenza, mi risulta che il Sindaco Angelo Vassallo, ancor prima
della costretta costituzione legale, a difesa dei diritti dei Cittadini di Pollica, avesse tentato inutilmente di farLe capire che non era il caso di avviare un inutile e dispendioso procedimento legale, sicuramente perdente per l’ Ente Diocesi, dal momento che, palesemente, l’immobile in questione risultava di proprietà del Comune di Pollica e della Cittadinanza tutta. Eccellenza, perchè non ascoltò le parole del ? Eccellenza, col , come Lei lo ha definito durante l’Omelia funebre, Lei avrebbe dovuto e potuto risolvere il caso amichevolmente. Senza dargli appuntamento in tribunale. Ci vuole spiegare, Eccellenza, gentilmente?
Ci vuole anche erudire, Eccellenza, a proposito della forte e scatenante motivazione che La indusse ad avviare il procedimento legale di cui parlo? Ed a proposito del risultato finale del contenzioso tra Lei ed Angelo Vassallo (sentenza Trib. Vallo nr. 17/2009), ci può dire qualcosa, Eccellenza? Ed infine, Eccellenza, ritengo più che giusto il monito da Lei lanciato alla Comunità cilentana, raccolto prontamente dai Sindaci del territorio. , Lei ha aggiunto durante l’Omelia.
Parole sante le Sue, Eccellenza. Angelo Vassallo fu sentinella e, per quello che risulta da voci di corridoio, salvò l’immobile comunale. Eccellenza, prima che Lei “prenda il volo” per il Brasile, i Cilentani ed in particolare gli Abitanti di Pollica e l”Italia intera restano in attesa di un Suo gradito e doveroso chiarimento in merito. Un riverente inchino ed un devotissimo saluto da Michele Murino.
A presto, Eccellenza!
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