Troppi residui attivi non incassati, il Comune di Capaccio Paestum a rischio collasso finanziario. È questo un altro dei dati emerso dalla relazione, risultato della visita ispettiva, disposta dal ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della ragioneria generale dello stato.
Dall’esame della situazione di cassa emerge “una permanente e preoccupante carenza di liquidità dell’ente, dovuta in gran parte alla cronica difficoltà nella riscossione dei tributi – si legge nella relazione – con conseguente formazione di residui attivi per notevoli importi”. Una situazione che protraendosi nel tempo “rischia di minare irrimediabilmente l’equilibrio finanziario dell’ente”.
Quasi 14,5 milioni di euro i residui relativi ad entrate tributarie ed extratributarie accertati ma non incassati: circa il 22% (3.156.918,36) risale, inoltre, ad esercizi finanziari antecedenti al 2005, il che pone dei seri dubbi circa la loro effettiva esigibilità. “Con riferimento alla situazione dei residui attivi – si evidenzia ancora nella relazione – è assolutamente necessario che il Comune di Capaccio provveda ad una verifica straordinaria degli stessi, definendo le procedure amministrative ancora pendenti e provvedendo, ove ne sussistano i presupposti, alla radiazione di quelli che risultassero inesigibili”.
L’importo più elevato, riguardo i residui attivi, riguarda la tassa sui rifiuti solidi urbani, che ammonta a 9.079.004,76 euro “si è notato che il ruolo ordinario tarsu viene approvato nel corso dell’esercizio finanziario di competenza con conseguente notevole ritardo nella realizzazione, seppur parziale dell’entrata. Per l’anno 2010 infatti, il ruolo tarsu è stato approvato con determinazione del 19 maggio”. Anche gli importi dei residui attivi relativi alle principali entrate extratributarie dell’ente, provenienti dal servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) e dalle sanzioni per violazioni del Codice della strada, sono rilevanti.
Ammontano a ben 3.420.484,78 euro, sebbene meno elevati rispetto a quelli derivanti dalla tassa sui rifiuti. “Pur comprendendo le difficoltà dell’ente di recuperare le somme, si consiglia al Comune di Capaccio Paestum di seguire principi di prudenza contabile – si specifica nella relazione elaborata dagli ispettori finanziari – affinché le relative entrate vengano assoggettate ad un principio di accertamento per cassa”. Dalla verifica dei dati contabili è emerso anche un avanzo di amministrazione di 1.775.570,24.
La visita ispettiva, disposta in esecuzione dell’incarico conferito dall’ispettore generale capo di finanza del ministero, è stata effettuata dal 17 al 31 dicembre 2010, ma solo in questi giorni la relazione è stata resa nota al Comune di Capaccio Paestum. L’ispezione è stata focalizzata soprattutto sulle spese per il personale, gli incarichi professionali, il patto di stabilità, l’indebitamento e il risultato di amministrazione.
fonte:Unicosettimanale – Poeta Cheselacanta
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