Vulcano Marsili: rischio tsunami? Cosa ne pensa Enzo Boschi.

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    Il Marsili è un vulcano sottomarino localizzato nel Tirreno meridionale e appartenente all’arco insulare Eoliano. Si trova circa 140 km a nord della Sicilia e circa 150 km a ovest della Calabria ed è il piu grande vulcano d’Europa.

    È stato indicato come potenzialmente pericoloso, perché potrebbe innescare uno tsunami che interesserebbe le coste tirreniche meridionali.

    Scoperto negli anni venti del XX secolo e battezzato in onore dello scienziato italiano Luigi Ferdinando Marsili, questo vulcano sottomarino è stato studiato di recente nell’ambito di progetti strategici del CNR per mezzo di un sistema multibeam e di reti integrate di monitoraggio per osservazioni oceaniche. È stato trovato che il Marsili costituisce il più grande vulcano d’Europa, essendo esteso per 70 km in lunghezza e 30 km in larghezza. Il monte si eleva per circa 3000 metri dal fondo marino, raggiungendo con la sommità la quota di circa 450 metri al di sotto della superficie del mar Tirreno. (da Wikipedia)

    Enzo Boschi, storica figura della sismologia italiana, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera dove segnala diversi problemi che possono venire dal vulcano, sotto il quale è stata definita la presenza di una camera magmatica di rispettabili dimensioni (4 X 2 Km).

    Non sono tanto i magmi a preoccupare, quanto le precarie condizioni delle pareti dell’edificio, sempre strutturalmente deboli di suo in un vulcano e nel caso pure minacciate dalle tante emissioni idrotermali.

    Fra i dati della campagna di osservazioni ci sarebbero proprio anche forti segnali di due eventi franosi.

    In effetti una zona vulcanica di tali dimensioni e potenza potrebbe davvero, tecnicamente, essere in grado di innescare uno tsunami devastante per le coste italiane, specialmente in Sicilia e Calabria, le regioni più vicine al vulcano. Il problema però è che nessuno pare curarsi di questo rischio tranne pochi addetti ai lavori che non possono fare altre che prendere atto, impotenti, della situazione.

    Il professor Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II, suggerisce una soluzione al problema con un sistema di difesa dei litorali da effettuarsi il prima possibile.

    fonte:cilentonotizie

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