Lamberto Sposini, giornalista e conduttore televisivo, sarebbe in condizioni gravissime, a seguito di un’emorragia cerebrale.
Sposini ha accusato un malore ieri poco prima dell’inizio della puntata de “La vita in diretta”, interamente dedicata al matrimonio di William e Kate.
L’ambulanza ha trasportato il giornalista dagli studi Rai di via Teulada all’ospedale Santo Spirito e da qui, data la gravità delle sue condizioni, al Gemelli.
Riporta il Corriere:
“Le condizioni di Sposini sono apparse subito gravi. Al momento del malore, secondo quanto riportato da chi era presente, Sposini avrebbe perso sangue dalla bocca. Immediatamente soccorso dai colleghi, il giornalista sarebbe stato prelevato dall’ambulanza circa 40 minuti dopo essersi sentito male. A quanto rende noto l’Ares 118, i soccorsi sono arrivati in 19 minuti. La chiamata è arrivata alla centrale alle 14.11. Le ambulanze della zona erano però tutte impegnate in altri soccorsi, così la centrale ha inviato un’ambulanza che si trovava in una zona limitrofa. Gli operatori hanno stabilizzato il paziente e lo hanno trasportato in codice rosso al Santo”.
Gli uffici dell’assessorato alla Salute della Regione Lazio, fanno sapere:
“L’intervento di soccorso a Sposini è stato effettuato nei tempi e nelle modalità previsti dai protocolli dell’emergenza. L’Ares 118 come ogni altra azienda che si occupa di soccorso interviene nel rispetto delle linee guida, entro gli 8 minuti per tutti i codici, fermo restando che il paziente critico identificato con codice rosso ha la priorità rispetto agli altri. Nel caso specifico di Sposini, si è appreso soltanto alle 14.27 che si trattava di un codice rosso, e quindi di massima priorità. La centrale operativa la prima volta è stata allertata per un “malore” senza ulteriori dettagli facendo assegnare codice giallo. L’ambulanza è giunta comunque sul posto alle 14.30 e alle 14.34 l’équipe confermava la presa in carico del paziente”.
Sposini, operato in serata al cervello per ridurre una vasta emorragia cerebrale, dal professor Giulio Maira, luminare della neurochirurgia, richiamato al Gemelli mentre era diretto a Firenze, si trova ora in terapia intensiva in coma farmacologico.
Al momento – informa l’ANSA – non è possibile stabilire l’entità degli eventuali danni provocati dall’emorragia cerebrale.
fonte:scienzaesalute – video:YouTube
Views: 1