Il Giappone e’ stato colpito stamattina da un terremoto di magnitudo 8,9, fra i dieci più violenti degli ultimi 150 anni: secondo prime stime dei media giapponesi, vi sono almeno 26 morti e c’e’ allarme per uno tsunami che si sta propagando nell’Oceano pacifico. Le vittime sarebbero concentrate nella prefettura di Fukushima, a nord di Tokyo, dove quattro milioni di case sono senza elettricità e dove cinque persone sono morte nel crollo di una casa di riposo. I danni sono stati subito definiti ”considerevoli” dal governo nipponico il quale assicurando comunque che non ci sono state fughe di radiottivita’ da centrali atomiche.
Fra l’altro, un vasto incendio è scoppiato in una raffineria a Iichihara. La prima scossa, seguita poi da altre di assestamento, e’ stata registrata alle 14.46 locali (le 6.46 in Italia) e un allerta tsunami è stato decretato in tutto il Pacifico tranne che per Stati Uniti e Canada continentali. Onde di 10 metri e oltre hanno colpito l’isola giapponese di Honshu e altre di almeno sette metri e mezzo la prefettura di Fukushima. Evacuazioni delle zone costiere sono state ordinate fra l’altro alle isole Hawaii, alle Marianne, nel nord delle Filippine e nelle isole russe delle Curili meridionali. In Indonesia – dove il maremoto del dicembre 2004 provocò almeno 130 mila morti – un allarme tsunami è stato emesso per diverse province.
L’unità di crisi della Farnesina ha consigliato agli italiani che si trovano nel sud del Giappone di tenersi informati sull’evolversi della situazione attraverso i mass media locali ed internazionali o il proprio agente di viaggio. Ancora diverse ore dopo il sisma, la telefonia fissa e mobile e’ pressoché impossibile nell’area di Tokyo, dove invece ha resistito Internet. “Qui a Tokyo la scossa è stata spaventosa sia in intensità che durata”, ha raccontato Mauro Politi, un ricercatore universitario di Mitaka, all periferia di Tokyo. Sebbene i giapponesi siano abituati ai terremoti, ha detto, ”la sensazione è stata diversa dal solito”: ”oggi sembrava di stare su una nave in mare aperto”. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali e la Francia ha gia’ risposto all’appello.
fonte:BreakingNews – CorriereTV
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