A due passi dalle riserve naturali di Persano e Sele, il sindaco: «Ho le prove che quella discarica inquina»
Nel dossier che il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, sta preparando per consegnarlo in Procura sono circa quaranta fotografie e un video. Che dimostrano lo sversamento del percolato nei terreni adiacenti discarica di Macchia Soprana. Le immagini sono state scattate lo scorso settembre. Prima che le pesanti piogge si abbattessero sulla provincia di Salerno e sul sito chiuso dall’agosto del 2008.
Prima che si potesse attribuire alle violente precipitazioni la responsabilità di aver fatto trasbordare il liquido nei canali di scolo adiacenti alla vasca di contenimento del percolato. E prima ancora arrivasse la smentita ufficiale dell’assessorato regionale all’Ambiente che, con tanto di verbale sottoscritto dai tecnici dell’Arpac e dai carabinieri del Noe, attribuiva i fori nei teli di copertura alla necessità di dover favorire il passaggio di cavi elettrici collegati alle pompe sottostanti.
E poi, incastrato tra radici di alberi che si intrecciano, sputa fuori acqua marrone che finisce laddove passa il fiume Sele. Il getto è continuo e violento. Il liquido è scuro prima ancora di mischiarsi con il terreno che fa da sponda al fiume che irriga i campi agricoli della piana.
Giovedì mattina, sono filtrate indiscrezioni tra gli addetti ai lavori interessati alla riapertura del sito che dovrà ospitare altre 150mila tonnellate di rifiuti) che il colore scuro dell’acqua trasportata dal tubo collegato alla vasca del percolato fino alle sponde del fiume Sele sia attribuito alla presenza di materiale ferroso. Che i rifiuti solidi urbani (i soli a dover essere smaltiti a Serre per volere commissariale) non dovrebbe avere, comunque, nulla a che fare.
fonte:corrieredelmezzogiorno – Angela Cappetta
Views: 8