Chi respira fumo passivo rischia danni all’udito. Uno studio giapponese di qualche tempo fa sottolineava i rischi per l’udito dei fumatori, oggi è stato dimostrato che i rischi li corre anche chi non fuma ma vive a contatto con chi è vittima di questo vizio. “Il nostro studio indica che i fumatori sono più portati ad avere problemi legati all’udito, particolarmente sui suoni ad alta frequenza”, dichiarava il professor giapponese Noriyuki Nakanishi della “Osaka Graduate School of Medicine”. Dopo aver esaminato 1.554 lavoratori fra i 30 ed i 59 anni, in un periodo di 5 anni, i ricercatori avevano notato che il problema aumentava (da 2 a 3 volte) a seconda del numero di sigarette fumate al giorno e degli anni di dipendenza dalla nicotina.
La perdita di udito è collegata alla diminuzione del flusso sanguigno verso la parte interna dell’orecchio e forse è anche correlata al fatto che i fumatori in genere sono meno in salute dei non-fumatori. La scoperta che chi respira fumo passivo è a rischio sordità è opera di un gruppo di ricercatori dell’Università di Miami in Florida (Usa). Già recenti ricerche ponevano il fumo passivo sul banco degli imputati come possibile causa di cancro polmonare, malattie cardiache, deficit cognitivi e infezioni dell’orecchio. Il fumo passivo, secondo gli esperti, come avviene anche nei fumatori attivi, altererebbe il flusso sanguigno che si trova all’interno dei vasi auricolari. Questo potrebbe portare a una carenza di ossigeno in tale zona che causa un accumulo di tossine che, a sua volta, sarebbe la causa della sordità. La ricerca americana ha coinvolto oltre 3700 volontari di età compresa tra i 20 e i 69 anni. I soggetti erano tutti non fumatori o persone che avevano smesso di fumare. La variabile monitorata durante lo studio è stata l’eventuale perdita o diminuzione dell’udito in un range compreso fra 500 Hz e 8.000 Hz.
Altro parametro tenuto sotto controllo, attraverso degli esami del sangue, è stata la quantità di cotinina, un sottoprodotto della nicotina. Questa sostanza entra nel sangue quando si è a contatto con del fumo di sigaretta, anche quello passivo. Secondo il dottor Fabry, autore dello studio, la soglia di esposizione al fumo passivo per avere danni all’udito è veramente molto bassa. Anzi, a suo parere l’unico livello di esposizione sicuro è la totale assenza di esposizione. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla rivista “Tobacco Control”.
Da tali dati è emerso che le persone maggiormente a contatto con il fumo di sigaretta subiscono maggior danni all’udito. In particolare, tra i volontari con più di 50 anni e che avevano anche il diabete, il rischio era molto più alto. “Sapevamo già da nostre ricerche che l’esposizione regolare al fumo attivo è un fattore di rischio significativo che porta alla perdita di udito. Questo nuovo studio è importante perché evidenzia l’aumento dei rischi derivanti dal fumo passivo”, ha dichiarato il ricercatore.
fonte: italiasalute.it
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